Commissione ministeriale perde i primi pezzi: via Brencich e Ferrazza
Saltano componente e presidente dell’organismo del dicastero delle Infrastrutture. Sarà aggiunto Alfredo Principio Mortellaro
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Il professor Antonio Brencich ha rassegnato ufficialmente le sue dimissioni da componente della commissione ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha il compito di far luce sulle cause del crollo del ponte Morandi di Genova. E così a pochi giorni dall’insediamento dell’organismo ministeriale, emergono le prime frizioni. Il ministero quindi “ringrazia” Brencich per il lavoro fin qui svolto e “per il gesto che mostra grande professionalità e sensibilità istituzionale”.
Brencich, professore di Ingegneria civile all’Universita’ di Genova, ha gettato la spugna dopo le dure critiche per via del doppio ruolo, da una parte ispettore del disastro e dall’altra firmatario del parere positivo da parte del Provveditorato alle opere pubbliche sul progetto di rifacimento degli stralli del ponte. Intanto, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha dato mandato per la revoca dall`incarico di presidente della stessa commissione per l`architetto Roberto Ferrazza, secondo “ragioni di opportunità in relazione a tutte le istituzioni coinvolte in questa vicenda”.[irp]
Ferrazza, infatti, era anche nel panel che approvo’ il progetto di rinforzo dei piloni, lo scorso febbraio, ed e’ stato accusato di non aver segnalato lo stato di degrado del cavalcavia. A questo punto, una riflessione va fatta: essendo stati nominati pochi giorni fa, entrambi (Brencich Ferrazza), non si capisce come vengano a galla ora i rispettivi ruoli assunti in precedenza e il loro operato. Come dire, bastava un più attento lavoro di controllo e non dare l’incarico in commissione e subito svanivano le “ragioni di opportunità”. Infine, fa sapere ancora il dicastero di Toninelli, sarà a breve aggiunto all’organico della commissione ispettiva del Mit, Alfredo Principio Mortellaro, dirigente del Consiglio superiore dei lavori pubblici.