Procede a rilento l’esame della riforma Cartabia in commissione Giustizia alla Camera. Oggi è stato deciso il contingentamento dei tempi della discussione dopo che era iniziato l’ostruzionismo delle opposizioni sugli emendamenti. Il governo, con il sottosegretario, Francesco Paolo Sisto, assicura però: “Faremo di tutto e di più per mantenere” la data del 19 aprile in aula a Montecitorio, “ovviamente nel rispetto delle prerogative del Parlamento”.
Anche nella maggioranza si ritiene che l’obiettivo del 19 possa essere mantenuto e non si esclude una seduta notturna dei lavori della commissione, magari domani stesso. Anche perché domani ci sarà il voto di fiducia sul dl bollette e subito dopo la pausa per le feste di Pasqua, due circostanze che ridurranno drasticamente i giorni a disposizione per le votazioni che, riferiscono, sono ancora circa 150.
Nella seduta di oggi è stato approvato solo uno degli emendamenti frutto dell’accordo di maggioranza, quello che introduce la delega al governo per il riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, ricomprendendo anche quelli contabili e amministrativi. Bocciato l’emendamento dell’opposizione che proponeva il divieto di cumulo degli stipendi per gli stessi fuori ruolo. Italia viva conferma la sua contrarietà a quasi tutti i punti della riforma e infatti ha votato in diverse occasioni a favore degli emendamenti delle opposizioni. La Lega invece ha finora mantenuto l’impegno preso con la maggioranza e ha anche ritirato alcuni dei suoi emendamenti più controversi.