“Quello che emerge in queste ore dalle intercettazioni sul caso Palamara rappresenta quel grumo nero fatto di interessi non sempre lineari che legano pezzi di giornalismo a pezzi di magistratura e altri poteri dello stato”. Lo scrive in una nota l’associazione Lettera22.
“Una vera e propria centrale di potere che ha inquinato l’informazione e la vita, non solo politica, italiana – prosegue la nota -. Come Lettera22 denunciamo l’imbarazzato silenzio del sindacato dei giornalisti e delle associazioni a questo affiliate. Di solito sempre sul chi va là ma, evidentemente, è difficile essere controllati e controllori. Amici degli amici e vestali della libera stampa…Noi invece cerchiamo sinceramente di essere, da sempre, liberi. Da sempre profondamente preoccupati quando leggiamo su questo moderno strumento di tortura che rappresentano le intercettazioni questo spaccato imbarazzate del dietro le quinte della vita pubblica italiana”.
“Per questo – conclude la nota – vogliamo gridare alta e forte la nostra indignazione e dire ai tanti colleghi di unirsi a questo grido. Per difendere la libertà di informazione, i diritti, il Diritto”.