Il Plenum del Csm, a maggioranza, ha dato parere favorevole al collocamento fuori dal ruolo organico della magistratura di Raffaele Piccirillo, sostituto procuratore generale della Corte Cassazione, chiamato a via Arenula dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, per ricoprire l’incarico di capo di gabinetto. L’Assemblea di Palazzo dei Marescialli si è divisa sulla delibera della Terza Commissione: 14 consiglieri hanno votato a favore, 7 hanno espresso parere contrario, 4 si sono astenuti.
Nel corso del dibattito in plenum, il togato indipendente, Nino Di Matteo, ha espresso il proprio voto contrario al fuori ruolo di Piccirillo, sottolineando che “l`enorme questione che emerge è quella della folle e scomposta corsa di magistrati a rincorrere incarichi direttivi e della folle e scomposta corsa verso incarichi fuori ruolo”. Per Di Matteo “oggi le porte girevoli tra politica e magistratura si muovono in modo frenetico: il validissimo collega Piccirillo già nel 2018 ha fatto parte della compagine del ministero, e poche settimane fa è stato da noi indicato tra i vincitori dei 9 posti a sostituto pg in Cassazione e aveva preso servizio”.