Cuffaro fa tessere del Pd. Minoranza Dem all’attacco. Renzi tace
TORMENTI DEMOCRATICI L’ex governatore: “Renzi non è il Pd dei miei tempi, è un Pd diverso, moderato, che guarda all’idea di un partito della Nazione”. Speranza: “Cosa siamo diventati? Renzi chiarisca” di Daniele Di Mario
di Daniele Di Mario
Non c’è pace nel Pd. Lo scontro tra la maggioranza renziana e l’opposizione interna è sempre più aspro, con il partito socialiano a costituire per l’ennesima volta la pietra dello scandalo. La notizia secondo cui Totò Cuffaro – ex governatore di centrodestra appena scarcerato dopo aver scontato una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa – si starebbe impegnando nel tesseramento del Pd fa esplodere Roberto Speranza, esponente di punta di Sinistra Dem. “Cosa è diventato il tesseramento del Pd? – si chiede il parlamentare su Facebook – Leggo notizie molto preoccupanti in merito a iscrizioni di massa al Pd da parte di gruppi organizzati che nulla hanno a che fare con la nostra storia e la nostra cultura politica”. “In Sicilia – denuncia l’ex capogruppo Pd alla Camera – vasta parte del mondo legato a Cuffaro si sta riciclando sotto il nostro simbolo. Lo confermano le parole inquietanti rilasciate oggi dallo stesso Cuffaro. Questo non è accettabile. Chiedo ai due vicesegretari del partito, il segretario Renzi è legittimamente impegnato in un importante viaggio internazionale e non credo abbia purtroppo tempo di occuparsi del nostro tesseramento, di fare immediatamente chiarezza. Lo dobbiamo alle tante persone per bene che continuano a credere nella nostra comunità politica”. Ma cosa aveva detto Cuffaro. In un’intervista rilasciata all’Huffington Post l’ex governatore aveva rivelato: “Con Renzi si stanno spostando i miei voti e la mia classe dirigente. E dunque quelli che stavano con me e ora nel Pd fanno le tessere. Ma non capisco il clamore, lo scandalo. A me pare naturale. Prendevo un 1,8 milioni di voti, lì dentro c’era la Sicilia. Ora quella stessa Sicilia si sta spostando”.
Cuffaro ha motivato così questo fenomeno: “Renzi non è il Pd dei miei tempi, è un Pd diverso, moderato, che guarda all’idea di un partito della Nazione. Questo è il primo motivo. Il secondo, connesso, è che a destra non c’è un grande partito moderato ma Alfano che per di più è alleato con Renzi. È chiaro che si sposti sul Pd. A me fa piacere. Vanno nel partito che più assomiglia a un partito post democristiano, è ovvio. È al governo, è il partito più forte, essere post-democristiani significa stare con con chi governa”. Ma dopo il post su Facebook di Speranza, Cuffaro precisa: “Vorrei che la mia intervista venga valutata per quello che è. Ho voluto semplicemente ribadire la mia scelta definitiva di abbandonare la vita politica. Lungi da me l’idea di impegnarmi nel tesseramento di qualsivoglia partito politico”. Pronta la replica del vicesegretario Pd Lorenzo Guerini: “Cuffaro stia sereno: il Pd non sta tesserando suoi uomini, dal momento che siamo un partito di centrosinistra, che non ha niente a che vedere con idee politiche sue e dei suoi sostenitori. Spiace che su una non-notizia ci sia, invece, qualcuno dei nostri, pronto a salirci sopra per alzare un polverone fasullo quanto strumentale che, quello sì, danneggia il buon nome del Pd”. “Il Pd in Sicilia non è né sarà mai erede del cuffarismo. Chi rimesta tessere sbatterà il muso”, dice il segretario del Pd siciliano Fausto Raciti. Mentre la senatrice del MoVimento 5 Stelle Paola Taverna ironizza: “Dopo Verdini ed Alfano, benvenuto a Totó Cuffaro nel nuovo Pd di Renzi. Il prossimo che mi dice che vota Pd perché è di sinistra chiedo che venga sottoposto ad un Tso”.