Cuffaro: riabilitazione passaggio fondamentale per mia vicenda

Totò Cuffaro

Dopo la decisione del tribunale di sorveglianza di Palermo, che ha accolto la sua istanza di riabilitazione ma senza revocare la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici che gli preclude la possibilità di ricoprire incarichi istituzionali o di esercitare la professione di medico, l’ex governatore siciliano Totò Cuffaro parla di un pronunciamento che, specie nelle sue motivazioni, “costituisce un passaggio cruciale” per la sua vicenda “personale, familiare e sociale”.

Cuffaro, che ha espiato una condanna per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra avvenuta nel processo sulle cosiddette “talpe in Procura” e che oggi ricopre il ruolo di commissario regionale della Dc nuova in Sicilia, poi argomenta: “In questa sentenza riconosco un’espressione estremamente significativa di quel valore della giustizia che durante la mia vita ho imparato a conoscere rispettare e custodire nella coscienza e nell’agire, al netto dei tanti errori compiuti, a partire dall’insegnamento dei miei genitori, dal percorso educativo scolastico e universitario e dalla mia formazione politica all’interno della Democrazia cristiana. Un valore al quale la Costituzione assegna un ruolo cardine per la nostra convivenza civile, ancorandolo saldamente alla centralità della persona e della sua intangibile dignità”.

E ancora: “La mia convinta e determinata difesa nel processo, il rispetto manifestato per la sentenza di condanna e il tratto fragile e tenace insieme con cui ho vissuto l’espiazione della pena in carcere segnano tappe altrettanto importanti, di una giustizia, in cui ho sempre ostinatamente e convintamente creduto, che in questi anni ho visto prendere corpo sotto i miei occhi nella densità di volti, di storie, di errori commessi e sofferenze, così come di desiderio di redenzione, di perdono e di riscatto morale”. “L’impegno politico della Democrazia cristiana nuova nasce proprio dall’intima convinzione che quel patrimonio ideale del quale osservo la sorprendente attualità e di cui questa giustizia costituisce bagaglio inviolabile non è un repertorio del passato, da guardare con nostalgica rassegnazione – conclude Cuffaro -, ma un formidabile strumento per rilanciare con responsabile e consapevole protagonismo verso il futuro, peraltro carico di tanti incognite, i tanti giovani e le tante donne che in questi mesi ho incontrato desiderosi e determinati nel desiderio e nell’impegno di offrire il loro contributo per la costruzione del bene comune”. Dire