Curzio eletto primo presidente Cassazione. Mattarella: svolgerà impegno con consapevolezza e lungimiranza

15 luglio 2020

Il nuovo Primo Presidente della Corte di Cassazione è Pietro Curzio, eletto dal Consiglio superiore della magistratura nel corso di una riunione del plenum presieduto dal Presidente della Repubblica al Quirinale. Curzio ha ottenuto la maggioranza dei voti. Solamente il consigliere Stefano Cavanna si è astenuto. E il presidente del Csm, il Capo dello Stato Sergio Mattarella, come di consueto non ha votato.

“Desidero formulare le mie congratulazioni al presidente Curzio per la sua nomina a primo presidente” ha detto Mattarella. “Dalla relazione e dagli interventi svolti, che ringrazio e dei quali ho registrato le considerazioni avanzate, è emerso l’eccellente profilo professionale del presidente Pietro Curzio e lo spessore e la varietà delle sue esperienze giudiziarie, sia giudicanti che referenti. Le doti di professionalità del presidente Curzio, riconosciute ampiamente, trovano inoltre un fondamento solido nella sua attività di studio con la quale ha contribuito al dibattito dottrinario e ha offerto il suo apporto all’attività formativa promossa da questo consiglio e dalla scuola superiore. Certamente il presidente Curzio saprà svolgere l’impegnativo incarico con consapevolezza e lungimiranza, e sono certo che saprà anche fornire un apporto significativo anche al Csm e al suo comitato di presidenza contribuendo a promuovere quel rinnovamento nel governo autonomo di cui vi è necessità da tutti avvertita”.

Margherita Cassano

In merito alle considerazioni relative alla “terzietà del giudice” e del “governo autonomo e non autogoverno” avanzate nel corso degli interventi, Mattarella ha poi sottolineato che “vi è una considerazione di fondo che queste parole esprimono che vorrei far mie. Esprimo stima e grande consideraiozne per gli altri candidati che han partecipato alla selezione, tutti di indiscusso e alto valore professionale. Desidero anche esprimere un sincero apprazzamento per il modo in cui il Consiglo superiore è giunto all’ampia condivisione della nomina. La disponibilità al dialogo, al confronto rispettoso, ha consentito di giungere a una decisione quasi unamna. A questo riguardo mi corre l’bbligo di dare notizia che i due consiglieri assenti, Benedetti e Gigliotti, mi hanno inviato due lettere con le quali oltre a indicare le serie ragioni del loro impedimento manifestano consenso alla proposta. L’esercizio sapiente e corretto della discrezionalità amministrativa consente di selezionare tempestivamente, con cura e obiettività, i dirigenti degli uffici giudiziari nelle varie articolazioi che l’ordine giudiziario presenta. Ad essi spetta ruolo di rilievo nel percorso di rinnovamento perché compete loro promuovere moduli organizzativi efficaci attraverso i quali possono dare concretezza a prinicpi di irrinunziabile autonomia e indipendenza della magistratura”.

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“Il presidente Curzio succederà tra qualche giorno al presidente Giovanni Mammone – ha concluso Mattarella – che desidero ringraziare molto per l’impegno profuso nella sua lunga eccellente, apprezzata attività di magistrato Negli anni in cui ha guidato il Consiglio ha svolto il suo ruolo con ragionevolezza e pacatezza dimostrandosi aperto al dialogo e al confronto così da motivare i magistrati e il personale amministrativo. L suo contributo è stato prezioso anche per l’attività del consiglio sueriore nell’ambito dei quali ga agito senza alcun condizionamento e con equilibrio. Al presidente Mammone rivolgo un saluto riconoscente e i migliori auguri per il suo futuro”. A maggioranza, con la sola astensione del consigliere della Lega Stefano Cavanna, Margherita Cassano – presidente della Corte di Appello di Firenze, 64 anni, in magistratura dal 1980 – è stata nominata dal Csm Presidente Aggiunto della Cassazione. E’ la prima volta che una donna arriva così il alto nelle funzioni apicali della Suprema Corte e della magistratura italiana. Anche il vicepresidente del plenum David Ermini ha votato per Cassano che sarà la vice del Primo presidente Pietro Curzio.

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