Cybercrime, Italia ai primi posti in Ue per phishing e spam

Cybercrime, Italia ai primi posti in Ue per phishing e spam
2 novembre 2016

L’Italia figura spesso nella top ten mondiale dei Paesi che ospitano siti di phishing e assieme alla Spagna è tra le nazioni europee da cui parte il maggior numero di comunicazioni spam. È quanto rivela l’Internet Organised Crime Threat Assessment, report annuale sulle minacce del crimine informatico realizzato dallo European Cybercrime Centre dell’Europol. Secondo il rapporto, citato dall’agenzia Cyber Affairs, la Germania avrebbe uno dei mercati più floridi per la produzione dei software usati per i crimini informatici, e se l’Europa può vantare bassi tassi di infezione da malware, Germania e Francia hanno alte percentuali di collegamenti alle infrastrutture C2 (di fatto una misura del numero di bot). La Russia sarebbe invece la prima nazione dell’area europea allargata per l’hosting di Url malevoli, con i Paesi Bassi non troppo distanti. La Spagna, infine, è tra le prime 10 fonti globali di attacchi DDoS (Distributed Denial-of-Service), mentre è ancora dalla Russia che partirebbe il maggior numero di email spam della regione.

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