Da Caravaggio a Tintoretto, 86 capolavori in mostra a Palermo

Da Caravaggio a Tintoretto, 86 capolavori in mostra a Palermo
18 ottobre 2015

Fino al 6 gennaio le storiche sale di Palazzo Sant’Elia a Palermo accoglieranno i capolavori di Filippo Lippi, Bellini, Caravaggio, Tiepolo, Tintoretto e Jacopo Bassano, provenienti dalla collezione della Banca Popolare di Vicenza. L’iniziativa e’ promossa da Banca Nuova, istituto del gruppo veneto, riunendo per la prima volta in Sicilia un ampio panorama dell’arte italiana tra il 400 e il 700. A conclusione del percorso espositivo viene proposta una serie di dipinti di Francesco Lojacono, considerato il maestro che meglio di ogni altro ha sintetizzato il passaggio dall’arte antica all’arte moderna in Sicilia. L’esposizione, a cura di Fernando Rigon, e’ ad ingresso libero e presenta 86 opere tra tavole e tele, ordinate in un percorso che le riunisce in quattro tappe principali a seconda dei soggetti raffigurati. La prima sezione, “Imago Magistra” raggruppa opere a carattere religioso, tra cui scene dell’Antico e del Nuovo Testamento e rappresentazioni allegoriche delle Virtu’. In questa sezione spiccano Crocifisso in un cimitero ebraico di Giovanni Bellini, la Coronazione di Spine di Caravaggio, la Madonna col Bambino e San Giovannino di Jacopo Bassano e la Madonna col Bambino di Filippo Lippi.

Il rapporto tra la Madre e il Figlio, insieme alla metafora del Fiore e del Frutto, reggono il passaggio, in un continuo gioco di rimandi e riferimenti, alla raffigurazione delle virtu’, in particolare della Carita’ e della Concordia, rappresentate in mostra da due opere fondamentali di Carlo Dolci e Pietro Dandini. “L’immagine ideale”, invece, e’ la sezione dedicata a una serie di opere i cui soggetti affondano le radici nell’eredita’ culturale del mondo greco e romano. La mostra prosegue con una selezione di ritratti, intitolata “Il volto dell’idea: il ritratto”. Passando in rassegna la ritrattistica toscana e veneta soprattutto del Rinascimento, con due approfondimenti riservati ai ritratti ufficiali della Serenissima e a quelli edificanti dei Santi, questa sezione consente di ammirare alcuni dei maestri piu’ riconosciuti del genere, da Santi di Tito con il suo Ritratto del Cardinale Ferdinando de’ Medici, al Ritratto del doge Nicolo’ da Ponte del Tintoretto (foto). Tra i dipinti esposti sara’ possibile ammirare anche “La bella natura”, un’antologia di opere che affronta il tema della rappresentazione della natura, sotto forma di paesaggio e di natura morta, attraverso i dipinti di Zuccarelli, Zais, Chimenti, Scacciati, e che consente una riflessione sul falso e il vero della natura trasposta in pittura.

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