Da Goldrake a Cristina D’Avena, è anche il festival dei cartoon

Da Goldrake a Cristina D’Avena, è anche il festival dei cartoon
13 febbraio 2016

Quelli che se dici Oscar non pensano a Hollywood ma alla rivoluzione francese. Quelli che hanno cominciato a giocare a pallavolo grazie a Mila e Shiro. E quelli che ‘i vegani sono i nemici di Actarus’. Da Goldrake cantata dagli Zero Assoluto nella serata delle cover a Cristina D’Avena super ospite nella finalissima: questo, in fondo, è anche il Festival dei cartoni animati. Ognuno ha il suo preferito e questo vale anche per i concorrenti in gara e gli artisti che ruotano intorno all’Ariston. Clementino, per esempio, dice che rapperebbe volentieri “Denver, de de de Denver”. Mentre per Alessio Bernabei i ricordi d’infanzia sono legati soprattutto a Dragon ball. “Sono cresciuto con quel cartone, credo proprio – spiega – che abbia fatto la mia storia”. Lorenzo Fragola fa fatica a sceglierne uno. “Ce ne erano tantissimi. Io – dice – guardavo un sacco di cartoni. Forse ‘Leone il cane fifone’, perché era quello più strano, faceva paura. C’era questo cane che affrontava i mostri, mi ha sconvolto però era il mio preferito”.

 

Per Nicola Savino, che quest’anno ha condotto con la Gialappa’s il Dopofestival, Cristina D’Avena “ne può cantare tantissime, tutte belle”. “So che a Elton John – scherza – piace Kiss me Licia, che è la sua preferita”. Dario Salvatori, critico, sceglie invece un cartone musicale. “Il mio preferito è Alvin che – risponde – è un cartone straordinario, perché coniugava già la musica dell’epoca, anni ’50, con i cartoni che erano un po’ più basilari rispetto alle sofisticherie di oggi”. Max Giusti punta invece su ‘Napo orso capo’. “Era un orso – spiega – che viveva in questa caverna, aveva la moto immaginaria e parlava napoletano. Il fatto che si osasse mettere in un cartone di Hanna e Barbera la voce napoletana mi faceva impazzire. Però il mio cartone di riferimento rimane sempre Goldrake sebbene anche Capitan Harlok aveva il suo fascino”. Niente manga giapponesi per Valerio Scanu. “I miei cartoni preferiti erano e sono tuttora tutti quelli della Disney, soprattutto Aladin”, dice. Ma anche Cristina D’Avena, tra le tante che ha cantato, ha una sua sigla preferita. “Direi Kiss me Licia, anche perché – racconta – è stato il primo, e forse anche l’unico, che è stato trasportato da cartone a telefilm, e io sono stata la Licia del telefilm. E forse mi sento anche un po’ Licia”.

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