La disinformazione russa colpisce anche l’Italia: attraverso siti che compaiono e scompaiono rapidamente vengono diffuse “fake news e falsità volte a destabilizzare e screditare” e questo avviene soprattutto in vista degli appuntamenti elettorali, è necessario perciò che Unione europea e Nato intervengano stabilendo “regole internazionali”. Sergio Mattarella dalla Moldavia lancia un pesante allarme sulla influenza russa sull’informazione e lo fa in un paese che da tempo denuncia di essere sotto attacco da parte della federazione russa che cerca di condizionare le prossime elezioni politiche, quelle che sanciranno la volontà di aderire all’Unione europea.
Il capo dello Stato è a Chisinau per ribadire il “pieno sostegno dell’Italia all’adesione della Moldavia nell’Unione europea” convinti come siamo che “l’allargamento dell’Unione europea è una esigenza storica ineludibile, l’obiettivo di completare la comunità europea in senso pieno va promosso e realizzato aiutando i paesi candidati a raggiungere gli standard comunitari”. Mattarella risponde poi alle domande dei giornalisti italiani e moldavi e ammette che le interferenze nell’informazione da parte russa colpiscono anche l’Italia: “ve ne sono, le registriamo, vi sono costantemente e si intensificano nei momenti elettorali, c’è una ampia e diffusa tempesta di disinformazione e fake news – dice -, falsità volte a destabilizzare e screditare”, per il capo dello Stato si tratta di “forme di ostilità inaccettabili che richiederanno regole di comportamento da parte delle istituzioni internazionali che prevedano il rispetto degli altri paesi”.
Ma qui al confine con l’Ucraina è più pressante l’azione russa per destabilizzare il paese, come denuncia la presidente Maia Sandu: “Il Cremlino desidera che la Moldavia resti in una zona grigia, cerca di diminuire i nostri sforzi per il consolidamento delle istituzioni e dei processi democratici – dice la presidente della Moldavia -: si utilizza il riciclaggio di denaro per azioni di destabilizzazione, vogliono avere un ruolo determinante nelle elezioni e che vengano elette forze che sostengono il Cremlino. La Moldavia è più vulnerabile ma con il sostegno dell’Europa possiamo combattere in maniera efficace queste ingerenze e consolidare la nostra democrazia e riusciremo anche a svolgere elezioni democratiche”.
Mattarella assicura che l’Italia è pronta ad essere al fianco della Moldavia in questo processo: “In questi ultimi anni, incluso nell`ambito della Piattaforma per il sostegno alla Moldova – ricorda – l`Italia ha messo a disposizione circa 40 milioni di euro, quale contributo all`assistenza dei rifugiati ucraini e per alleviare le conseguenze della crisi energetica sulle famiglie moldave. Si tratta di un apporto che continueremo ad assicurare anche in futuro nell`ambito della nuova Piattaforma per lo sviluppo della Moldavia”. Mattarella non dimentica “le drammatiche conseguenze subite dai moldavi a causa del conflitto in Ucraina, dall`impennata dei prezzi energetici all`afflusso di oltre un milione di rifugiati in transito verso l`Europa”, una “generosità” che desta la “profonda ammirazione dell’Italia.
A proposito dell’Ucraina il Presidente della Repubblica giudica positivo il risultato del summit svizzero perché “ha confermato che la nostra volontà di assistere l`Ucraina non avrà cedimenti e proseguirà fino a quando necessario”, ma anche perché ha rappresentato un “primo passo di un processo verso una pace giusta”. Naturalmente non ci si attendeva fosse risolutivo, Mattarella prova a vederne gli aspetti positivi: “al di là di alcune mancate firme del documento finale è stata una indicazione importante – ha spiegato -: perché quel documento indica alcuni principi basilari, l’integrità territoriale e il rifiuto di modificare i confini con la violenza delle armi” ora quindi tocca alla comunità internazionale continuare a spingere, sollecitare, far comprendere alla Federazione russa che occorre trovare un termine e che occorre il rispetto del diritto internazionale”.
Per la prima volta un Presidente della Repubblica italiano visita la Moldavia, una attenzione che è stata molto apprezzata dagli ospiti che sottolineano la vicinanza anche culturale tra i nostri due paesi. Mattarella ci tiene a ringraziare questo paese di confine per essere un’argine a quanto sta accadendo nel cuore dell’Europa: “La difesa dell`autonomia e dell`integrità Ucraina non tutela solo la Moldavia ma tutta l`Europa”. Questa vicenda dimostra come “libertà e democrazia non sono mai garantite, vanno difese e consolidate”.
Mattarella risponde poi a chi gli chiede dello stallo che si registra a Bruxelles sulla costituzione del prossimo governo europeo e ribadisce un concetto già espresso in diverse occasioni alla vigilia delle elezioni europee: “Vi è un’esigenza di velocità – dice -. I problemi nascono velocemente e richiedono risposte immediate, tempestive. In un mondo contrassegnato sempre più da grandi soggetti internazionali se l’Ue non è in grado di fornire risposte tempestive, immediate, veloci i problemi saranno risolti da altri grandi soggetti internazionali. Per questo è indispensabile per l’Unione darsi modalità decisionali che consentono di rispondere velocemente ai problemi perché questi non aspettano i tempi di procedure lente e ritardate”. askanews