Dalla Top 10 alla gloria: come Sinner ha trasformato il suo tennis per vincere
“I risultati non sono arrivati all’improvviso. Ho lavorato duro negli ultimi anni per essere efficace nei momenti importanti. Tutti i successi che ho ottenuto quest’anno sono il risultato di quanto fatto negli anni passati.” Con queste parole, Jannik Sinner conferma la sua visione a lungo termine, sempre concentrato sul miglioramento continuo e sulla costruzione di una carriera solida. L’intervista concessa a Tennis Magazine, che gli ha riservato la copertura con il titolo Il primo della classe, dimostra come il giovane tennista italiano stia prendendo consapevolezza del proprio percorso, in un equilibrio tra il presente e la crescita futura.
L’ingresso in top ten e la consapevolezza del proprio potenziale
Sinner ricorda con chiarezza il momento in cui ha raggiunto la Top Ten mondiale, un traguardo importante per ogni tennista. “Ho pensato di essere diventato un grande giocatore quando sono entrato in Top 10, ma non riuscivo a battere i migliori al mondo, per cui dovevo aggiungere qualcosa al mio tennis. Un po’ alla volta siamo riusciti a farlo.”
L’ingresso nella Top Ten non ha infatti rappresentato una conclusione, ma un punto di partenza. La sua evoluzione, infatti, è proseguita con la costante ricerca di nuove soluzioni e miglioramenti, specialmente nel gioco di variazioni che ha sviluppato sotto la guida del suo allenatore Simone Vagnozzi.
“Siamo riusciti a lavorare su nuove varianti nel gioco, e anche adesso facciamo tanti cambiamenti in allenamento”, spiega Sinner. Sebbene alcune di queste soluzioni funzionino in partita, altre non sempre trovano applicazione immediata, ma l’atteggiamento positivo e la fiducia nel progetto portano Sinner a continuare a perseguire la giusta direzione. Un miglioramento chiave, secondo il tennista altoatesino, è stato il servizio, che è diventato un’arma fondamentale nei momenti cruciali delle partite, soprattutto da metà del 2023 in poi.
La sfida con i grandi: Medvedev e la Coppa Davis
La crescita di Sinner è stata anche segnata dalle sfide con avversari di altissimo livello, in particolare con Daniil Medvedev, che lo ha spinto a migliorarsi. “Medvedev mi ha fatto crescere come giocatore. Non riuscivo mai a batterlo, poi piano piano ho trovato la soluzione a Pechino e ho vinto il titolo. Poi l’ho battuto a Vienna, ho giocato bene alle Nitto ATP Finals e abbiamo vinto la Coppa Davis.” Questi successi hanno consolidato la sua mentalità da campione, rendendo più chiara la consapevolezza di poter competere con i migliori del mondo.
Il percorso di crescita: dalla continuità ai trionfi
Guardando al passato, Sinner traccia una linea evolutiva chiara nel suo percorso. “Tre anni fa nei tornei più importanti arrivavo con continuità negli ottavi, nei quarti. L’anno successivo alternavo quarti e semifinali. L’anno scorso ho raggiunto semifinali e finali, andando sempre vicino, quest’anno ho giocato e vinto tante semifinali e tante finali negli Slam e nei Masters 1000.”
La sua capacità di migliorare costantemente e di arrivare sempre più vicino ai grandi traguardi è la prova di una maturazione che continua in modo positivo. Con una carriera che sembra solo all’inizio, Jannik Sinner è pronto a scrivere nuovi capitoli nel tennis mondiale, seguendo una visione a lungo termine che guarda sempre al futuro, senza mai dimenticare il valore del lavoro quotidiano e dei piccoli passi compiuti nel tempo.