L’adozione dell’Intelligenza Artificiale (IA) in Italia sta crescendo in modo significativo, posizionando il Paese tra i leader europei in questo campo. Secondo il rapporto EY Italy AI Barometer, il 24% dei lavoratori italiani utilizza già strumenti di IA nel proprio lavoro, e il 46% prevede un incremento dell’adozione nei prossimi anni. Questi dati indicano un forte ottimismo verso l’IA, che viene vista come una tecnologia chiave per mantenere la competitività nel mercato globale.
L’Italia si colloca al terzo posto in Europa per tasso di adozione dell’IA, preceduta solo da Spagna (84%) e Svizzera (82%) 12. Questo posizionamento è supportato da un’indagine che ha coinvolto oltre 4.700 manager di nove Paesi europei, evidenziando come il 77% degli intervistati italiani abbia esperienza diretta con l’IA. La maggior parte degli utilizzatori impiega questa tecnologia principalmente nella vita privata (43%) o nel contesto lavorativo (12%), mentre il 20% la utilizza in entrambi gli ambiti 47.
Nonostante i progressi, ci sono ancora delle sfide significative. Un dato preoccupante è che il 46% dei lavoratori si sente a disagio nel rivelare l’uso di strumenti di IA ai propri superiori, temendo di essere percepito come incompetente o pigro 1. Questo riflette una cultura aziendale che non sempre supporta l’innovazione e la sperimentazione. Inoltre, solo il 18% delle PMI italiane ha implementato soluzioni di IA, rispetto al 61% delle grandi aziende, evidenziando un divario significativo nell’adozione tra le diverse dimensioni aziendali 6.
Secondo le stime, il mercato dell’IA in Italia ha raggiunto un valore di 760 milioni di euro nel 2023, con una crescita del 52% rispetto all’anno precedente 5. Questa espansione è alimentata principalmente da investimenti in soluzioni per l’analisi dei dati e assistenza ai clienti. Inoltre, si prevede che l’IA possa contribuire a una crescita dei profitti aziendali fino a 4,4 trilioni di dollari all’anno a livello globale 1.
Per sfruttare appieno le potenzialità dell’IA, è cruciale che le aziende investano nella formazione dei propri dipendenti e promuovano un ambiente favorevole all’innovazione. Christina Janzer di Slack sottolinea che “il peso di comprendere e utilizzare l’Intelligenza Artificiale ricade troppo sui lavoratori” e che è fondamentale creare un clima di apertura e sperimentazione 1. Solo attraverso una formazione adeguata e un supporto culturale sarà possibile superare le barriere attuali e massimizzare i benefici dell’intelligenza artificiale.
In sintesi, l’adozione dell’intelligenza artificiale in Italia mostra segnali positivi ma deve affrontare sfide significative. Con una percentuale crescente di lavoratori che abbraccia questa tecnologia e un ottimismo diffuso sulle sue potenzialità, le aziende italiane hanno l’opportunità di posizionarsi come leader nel panorama europeo. Tuttavia, è essenziale affrontare le barriere culturali e organizzative attraverso investimenti in formazione e creazione di un ambiente lavorativo innovativo per garantire un futuro prospero nell’era dell’intelligenza artificiale.