Un argomento forte che tocca le coscienze e che fa discutere. Daniele Silvestri sul palco di Sanremo presenta agli italiani “Argento vivo”, la storia complessa di un’adolescenza difficile come lo sono le esistenze di tanti teenager. “Sicuramente traccia un presente possibile, che è molto buio e molto scuro, la fa perchè non ha senso cercare sempre il lieto fine e mettere una luce dove c’è un tunnel buio, ogni tanto bisogna affrontare quel buio. Ho fatto questo con questa canzone: ho mostrato una possibilità, molto concreta, l’ho fatto perchè l’ho trovata nei miei stessi figli, l’ho vista accanto a loro e ne sento parlare. So che quel buio, quel vuoto cosmico, quella voglia di spegnere e lasciar spegnere dall’esterno il proprio argento vivo, è molto concreta. Però io sono ottimista nella vita professionale e in generale pensando al mondo”.
Un testo duro e impegnato, cantato insieme al rapper Rancore. “Perchè è bravo e adesso posso dire che è anche una persona splendida e scrive davvero bene”. “Argento vivo” è uno dei testi più intensi di Sanremo 2019 e per questo viene dato tra i favoriti ma lui, scaramantico, dice così. “Non c’è pericolo! Credo che sia una canzone anomala per il Festival, chissà quale spazio si ricaverà. Non è snobbismo se dico che non sono particolarmente interessato alla classifica, non mi sono mai sentito uno in grado di arrivare in cima a quella classifica, lo lascio a chi se lo merita magari da un punto di vista mediatico e di potenza vocale e di personaggio più giusto, io spero che questa canzone sia trovi un piccolo spazio e questo è un trampolino perfetto”.