Confiscare i gioielli dei migranti per finanziarne loro soggiorno

Il governo danese è sceso oggi in campo per difendere il suo controverso progetto di confiscare gioielli e altri effetti di valore ai migranti per finanziare il loro soggiorno, misura bollata da vari commentatori come “autoritaria” che ricorda la spoliazione degli ebrei. “Dei media hanno pesantemente criticato il fatto che in futuro potremmo confiscare gli effetti di valore dei richiedenti asilo e chiedere che si assumano i costi del loro soggiorno nei centri per i rifugiati”, ha scritto il ministro per l’Integrazione, Inger Stojberg, su Facebook. Il ministro faceva allusione, senza nominarlo, al Washington Post, che ha stigmatizzato Copenaghen sostenendo che il progetto di legge ha una “connotazione particolarmente dolorosa in Europa” e può essere assimilata alla spoliziane degli ebrei operata dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale. “Queste critiche non sono giustificate”, ha proseguito Stojberg, del partito di destra Venstre il cui obiettivo è quello di ridurre l’immigrazione al minimo mentre il primo ministro Lars Lokke Rasmussen ha lamentato “un ritratto erroneo della Danimarca”. Il progetto di legge presentato a novembre sarà discusso in Parlamento a gennaio. Prevede la perquisizione dei bagagli dei migranti e la confisca di oggetti di valore o denaro liquido che valgano oltre 3.000 corone danesi (400 euro circa).

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