Ha smesso di giocare nel 2013, ma David Beckham continua a far parlare di sé. All’ex capitano della nazionale inglese è stata sospesa per sei mesi la patente di guida, perché “beccato” a parlare al telefonino mentre era alla guida.
Lo Spice Boy ha ammesso di aver usato il cellulare mentre guidava la sua Bentley a Great Portland Street, nel centro di Londra, il 21 novembre dello scorso anno. A Beckham, 43 anni, sono stati tolti sei punti dalla patente e questo ne ha determinato la sospensione. L’ex calciatore di Manchester United, Real Madrid e Milan si è presentato oggi di fronte alla Bromley Magistrates’ Court.
A settembre Beckham, che ha quattro figli, fu accusato di “sottrarsi alle sue responsabilità” come modello per gli altri quando evitò un procedimento per eccesso di velocità grazie a un cavillo tecnico. Anche in quel caso Beckham ammise la sua responsabilità, riconoscendo di andare lo scorso gennaio a 59 miglia orarie (95 chilometri orari) su una Bentley a noleggio in una zona dell’ovest di Londra dove il limite era di 40 miglia (65 chilometri orari). Il suo avvocato Nick Freeman – noto come Mr Loophole (più o meno, Signor scappatoia) – riuscì a scongiurare ogni azione legale perchè l’infrazione per eccesso di velocità fu notificata all’ex calciatore con un giorno di ritardo.