Trump riaccende la guerra dei dazi: smartphone e pc sotto nuove minacce

Donal Trump

Donal Trump

Donald Trump tira dritto sulla sua linea dura dei dazi, senza esclusioni di colpi. In un messaggio pubblicato su Truth, il suo social network, il presidente ha chiarito che “non si salva nessuno, soprattutto la Cina, che è quella che ci ha trattato peggio”. La dichiarazione arriva dopo giorni di speculazioni sulle possibili esenzioni temporanee per smartphone e PC, prodotti che secondo Trump rimangono comunque soggetti a tariffe legate all’indagine sul fentanyl e rientreranno nell’analisi più ampia sui chip per ragioni di sicurezza nazionale.

Nessuna esenzione permanente: le parole di Trump e Lutnick

Il chiarimento di Trump segue la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di un elenco di prodotti esentati temporaneamente dai dazi reciproci, tra cui smartphone e PC. Tuttavia, il segretario al Commercio, Howard Lutnick, ha prontamente precisato che queste eccezioni sono solo “temporanee”. Entro uno o due mesi, i dispositivi elettronici importati potrebbero essere colpiti da nuove tariffe nell’ambito di un’indagine sul settore dei semiconduttori, motivata da preoccupazioni di sicurezza nazionale.
“Non saremo tenuti in ostaggio da nessun paese, soprattutto da paesi ostili come la Cina”, ha tuonato Trump, ribadendo l’obiettivo finale della sua politica commerciale: “produrre negli Stati Uniti”. Una visione protezionista che mira a ridurre la dipendenza americana dalle catene di approvvigionamento straniere, in particolare quelle cinesi.

Un colpo per la Silicon Valley e i mercati

Le parole di Trump e Lutnick rappresentano un duro colpo per la Silicon Valley. Aziende come Apple e Nvidia, due dei colossi tecnologici più cari a Wall Street, si trovano ora sotto pressione. L’esenzione temporanea di smartphone e PC aveva suscitato un cauto ottimismo tra gli investitori, ma ora l’incertezza torna a dominare.
Gli analisti temono che nuovi dazi sui semiconduttori potrebbero aggravare ulteriormente le tensioni commerciali con Pechino, destabilizzando i mercati globali. Anche la Cina ha reagito con delusione. Il ministero del Commercio cinese aveva accolto con favore l’esenzione temporanea, definendola un “piccolo passo in avanti”. Ma dopo le ultime dichiarazioni di Trump, Pechino ha chiesto agli Stati Uniti di “correggere i propri errori” e cancellare completamente i dazi reciproci, invitando Washington a tornare su una strada di rispetto reciproco.

Impatto sui mercati: volatilità e fuga dagli asset americani

Gli annunci, le retromarce e le precisazioni dell’amministrazione Trump hanno alimentato la volatilità sui mercati finanziari. Wall Street si trova in una fase di grande incertezza, con gli investitori che abbandonano il dollaro e i Treasury, mettendo in discussione lo status degli Stati Uniti come “porto sicuro” nel sistema economico globale.
La Federal Reserve resta vigile. Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis, ha espresso fiducia nella riapertura dei mercati, ma ha chiarito che l’unica azione possibile per la banca centrale al momento è ancorare le aspettative di inflazione. Gli analisti guardano con preoccupazione alla prossima settimana di scambi, temendo un nuovo tonfo dei listini in assenza di progressi significativi sul fronte commerciale.

La Casa Bianca ha rivelato di essere già stata contattata da 75 paesi interessati a negoziare accordi commerciali per evitare i dazi. Tra questi, Giappone, Corea del Sud, Vietnam e India sembrano essere i partner privilegiati per contrastare l’influenza cinese. La velocità con cui verranno siglati questi accordi sarà cruciale per determinare le possibilità di evitare una recessione economica negli Stati Uniti, un’ipotesi su cui molti osservatori non nutrono grandi speranze.

Trump in forma e popolare: ovazione a Miami

Nonostante le tensioni internazionali, Trump continua a godere di buona salute e popolarità. Il presidente è stato dichiarato in “eccellente salute” dal suo medico, che ha attribuito il suo benessere al suo stile di vita attivo, comprese le frequenti partite di golf. Durante il fine settimana, Trump ha ricevuto un’accoglienza trionfale al Kaseya Center di Miami, dove era presente per assistere agli incontri di arti marziali miste dell’UFC.
“È stato leggendario”, ha commentato Trump, vedendo l’ovazione come un segno del successo delle sue politiche. “Se non stessimo facendo un buon lavoro, non ci sarebbe stata alcuna ovazione.”

Con l’amministrazione Trump che insiste sulla linea dura dei dazi, il mondo si prepara a un periodo di maggiore incertezza economica. Le tensioni con la Cina restano al centro del dibattito, mentre aziende e mercati cercano di navigare in un contesto sempre più complesso. Resta da vedere se la strategia protezionista di Trump porterà ai risultati sperati o se finirà per aggravare le sfide globali, lasciando il mondo sull’orlo di una nuova crisi economica.