Il ddl Boschi sulle riforme costituzionali approderà all’esame dell’aula del Senato per il voto confermativo di Palazzo Madama senza relatore. Oramai è certo che la commissione Affari costituzionali non riuscirà a portare a termine il suo esame. Questa mattina alle 9 risultavano iscritti 37 senatori in commissione, ma poco fa erano ancora una trentina a dover ancora prendere la parola. Le opposizioni hanno dunque svolto l’azione di ostruzionismo annunciata dopo che le reiterate richieste di ottenere qualche seduta in più in commissione per poter svolgere compiutamente le proprie considerazioni politiche sul provvedimento non erano state accolte dalla presidenza del Senato e della commissione. “Fino all’ultimo ho chiesto solo 48 ore in più – ha affermato il senatore della Lega Nord, Roberto Calderoli – ma non ne hanno voluto sapere, non ci hanno concesso neppure questo”. “Questa è la riforma costituzionale del Pd, è giusto che se la votino da soli – ha aggiunto il senatore Gal, Mario Mauro – non c’è alcun consenso sul ddl Boschi, a cominciare dal metodo, che è stato autoritario, illegittimo, incostituzionale. Figuriamoci nel merito, che non abbiamo neppure potuto discutere”. Alle 15 il provvedimento giungerà dunque all’esame dell’aula senza il relatore; la presidente della commissione, Anna Finocchiaro (Pd), riferirà in aula quanto accaduto in commissione. L’assemblea procederà dunque alla discussione, che proseguirà secondo il calendario fissato dalla capigruppo: oggi la seduta è ad oltranza (non c’è orario di chiusura); domani le dichiarazioni di voto avranno inizio alle 17. Al termine ci sarà la votazione, per cui è richiesta la maggioranza assoluta dei componenti del Senato.