Ddl sicurezza, incardinato testo. Pd all’attacco su nuovi reati
Prossima settimana ci sarà un giro di audizioni
A distanza di tre mesi dal varo del Consiglio dei ministri, il ddl sicurezza è stato trasmesso alla Camera e il provvedimento è stato incardinato nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia. Oggi i gruppi dovranno presentare i nomi dei soggetti che verranno chiamati per un giro di audizioni.
Il pacchetto sicurezza dà ampio spazio a molti temi- bandiera della destra (in particolare Lega e Fdi) e ha fatto da ‘collettore’ di diverse proposte di legge che erano state depositate in Parlamento: dalle misure sulle borseggiatrici madri nei metrò al reato di blocco stradale, al contrasto alle occupazioni abusive. Si sono pure ripescati emendamenti della maggioranza dichiarati inammissibili in qualche commissione, come la norma che introduce il reato di detenzione di materiale contenente istruzioni per confezionare ordigni. Sotto i riflettori era finita, all’indomani del varo del ddl, anche l’autorizzazione agli agenti di pubblica sicurezza a portare, senza licenza, fuori servizio, una seconda arma al posto di quella di ordinanza.
Il Pd ha già annunciato battaglia contro governo e maggioranza che “pensano di risolvere i problemi inventandosi nuovi reati”, ha detto il responsabile sicurezza Dem Matteo Mauri, riferendosi al reato di blocco della circolazione che “non garantisce il diritto a manifestare in modo democratico e, cosa gravissima”, lo “trasforma con la sola presenza fisica da un illecito amministrativo in un reato penale”. Di “ossessione securitaria del governo verso madri e minori”, ha parlato la deputata Pd Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia.
Sono ancora fresche le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (“con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”) e il partito di Elly Schlein ha annunciato subito che presenterà emendamenti per introdurre codici alfanumerici sui caschi degli agenti impegnati nei servizi di ordine pubblico e con l’estensione dell’uso delle body-cam. Relatori per la prima commissione sono Augusta Montaruli (Fdi) e Alessandro Colucci (Nm) e per la seconda commissione Pietro Pittalis (Fi) e Ingrid Bisa (Lega).
Intanto i tecnici di Montecitorio, nel consueto dossier, hanno sollecitato una serie di chiarimenti in particolare sulla norma che autorizza gli agenti di pubblica sicurezza a portare senza licenza alcune tipologie di armi quando non sono in servizio, sul reato di rivolta nelle carceri e nei centri per migranti, sull’occupazione arbitraria di immobili, sui casi di revoca della cittadinanza.