ALTRE NEWS

Ddl stralcio, norma per salvare 247 mln fondi Ue non spesi

Una norma contenuta nella mini finanziaria permette alla Regione e ai Comuni di non perdere 247 milioni 503 mila euro di fondi non spesi. È stata approvata ieri sera dalla commissione bilancio dell’Ars che ha esaminato decine di progetti di opere avviate e già finanziate, ma non ancora completate, dunque non pronte per la presentazione dei rendiconti e il trasferimento di fatto i trasferimenti. Una corsa contro il tempo, dunque per non perdere le somme non spese entro il dicembre del 2015, per le quali ora la commissione bilancio dell’Ars ha stabilito una proroga fino al marzo 2017, ma anche un focus su centinaia di “incompiute” che ancora gravano sui bilanci di Regione, province e Comuni. Tra le strutture interessate il proseguimento della linea ferrata Palermo-Agrigento e gli ultimi lotti della Siracusa-Gela, opere per le quali, se non passerà la norma all’Ars, potrebbero essere persi quasi 40 milioni di euro. Molti di questi interventi ricadono sui bilanci comunali, sono infatti 76 milioni 720 mila euro i fondi che i comuni siciliani dovranno salvare con la proroga per completare ben 453 progetti incompiuti. Altra voce significativa quella che riguarda l’edilizia scolastica con 509 progetti incompiuti per 30 milioni e 350 mila euro. Sono 196 le incompiute regionali per un importo di 67 milioni 252 mila euro, mentre alle province la fetta più piccola solo 21 interventi da completare per quasi 3 milioni di euro. Quasi 5 milioni i finanziamenti sotto forma di regime di aiuto alle imprese per completare 65 progetti sul territorio siciliano. “Questa norma era stata stralciata dalla finanziaria – ha detto il presidente della commissione bilancio Vincenzo Vinciullo, presentando l’iniziativa insieme al capogruppo Udc Mimmo Turano – ma è stata approvata all’unanimità in commissione bilancio. Diamo la possibilità a Regione, province, comuni e altri soggetti di prorogare i termini per rendicontare la spesa e non perdere questi fondi che andranno altrimenti restituiti all’Ue”.

Pubblicato da
redazione