De Angelis: Indivisibili, le mie gemelle che rinascono da macerie

De Angelis: Indivisibili, le mie gemelle che rinascono da macerie
27 settembre 2016

Ai festival di Venezia e di Toronto ha ottenuto molti consensi e ora “Indivisibili” di Edoardo De Angelis arriva nei cinema. Protagoniste due gemelle siamesi che cantano nelle feste dell’hinterland casertano, sostenute dal padre manager che vive sulle loro spalle e si oppone con forza al loro desiderio di dividersi per avere delle vite normali. Nel film è evidente il contrasto tra il degrado umano e ambientale a Castel Volturno e la bellezza e purezza delle protagoniste. “Quel posto è un luogo malinconico perché rappresenta una bellezza oramai ferita, un luogo che porta su di sé delle cicatrici profonde, eppure la bellezza non è completamente svanita, c’è qualcosa che la ricorda e da quel qualcosa si può ricominciare. E’ un po’ la metafora del mio paese e forse di questo mondo: l’intento di ripartire dalle macerie”.

Il film racconta il passaggio di due adolescenti verso l’età adulta, già raccontato molte volte dal cinema italiano, ma in maniera del tutto originale. “Credo fosse importante ad un certo punto fornire una versione un pochettino più disturbante, che smuovesse davvero un po’, che cogliesse degli aspetti emblematici della crescita e soprattutto si soffermasse sulla dimensione del dolore che questa crescita comporta”. Tra gli sceneggiatori del film figura di Nicola Guaglianone, autore di “Jeeg Robot”, e “Indivisibili” rientra nel solco del nuovo cinema italiano nato fuori dai soliti circuiti, che convince critica e pubblico. “E’ già cambiata la realtà, perché se questo accade vuol dire che il processo è in corso già da un po’. Oramai è chiaro che rimestare nella comodità di precedenti più o meno di successo è una ricetta che non porta da nessuna parte”. Per il suo primo film, “Mozzarella story”, De Angelis aveva avuto come produttore Emir Kusturica, che ha rincontrato durante il festival di Venezia. “E’ stato un bell’incontro, ci rivedremo a gennaio sulle montagne serbe per rivedere insieme Indivisibili e festeggiare con i compagni di quella parte del mondo”.

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