De Benedetti gela Renzi: “80 euro? Spot elettorale”. Premier: “Solo antipasto”

La premessa non è delle migliori. “Gli 80 euro in tasca agli italiani sono uno spot elettorale”. Lo pensano in molti, ma a dirlo è Carlo De Benedetti. Uno dei principali sponsor del premier Matteo Renzi. Che respinge l’accusa al mittente e rilancia: “Gli 80 euro sono una misura elettorale? No, gli 80 euro sono un antipasto. Sono la prima misura del cambiamento. Sono il tentativo di restituire ai cittadini qualcosa che spetta loro di diritto”.

Sarà, ma nel frattempo è diventato il tema più forte su cui costruire la campagna elettorale delle Europee. Non si parla d’altro. Anche se il premier annuncia che il 17 e il 18 maggio il Pd lancerà una grande mobilitazione su tutto il territorio nazionale. “Mancano 20 giorni al passaggio elettorale – spiega parlando alla direzione del partito – e il Pd deve avere il coraggio la forza e la voglia di scegliere il luogo dove vincere le elezioni e per noi questo luogo è la piazza. Il Pd è il punto di riferimento più forte che c’è, noi vogliamo essere dove ci sono i problemi, senza ribattere colpo su colpo ma raccontando le nostre idee per i comuni e l’Europa, senza timidezza alcuna”.

Insomma, si vince solo se si riesce a mobilitare la piazza, la gente. Il premier, per dare il buon esempio, chiuderà la campagna elettorale tra Firenze e Bari. Nel frattempo sfida gli avversari: “Sta diventando un derby tra la rabbia e la speranza, tra chi scommette sul fallimento dell’Italia e chi pensa che l’Italia ce la può fare. Prima eravamo abituati a falchi e colombe, ora ci sono solo gufi e sciacalli. Dobbiamo chiedere un voto non perche’ il governo abbia un consenso leggermente migliore: non è un sondaggio sui ministri, ma è il tentativo per dire che per cambiare l’Europa dobbiamo stare concretamente in campo noi”. (Il Tempo)