“Abbiamo diverse perplessità circa l’impianto generale del provvedimento di riforma del reato di diffamazione sottoposto al riesame della Camera, in quanto non tiene nel debito conto le specificità dell’editoria radiotelevisiva. Auspichiamo tuttavia che il contributo di Confindustria Radio Televisioni possa fornire al legislatore utili elementi di approfondimento e di valutazione al fine di migliorare il testo, rendendolo più vicino alle ragioni e alle prassi operative di settore”. Lo ha dichiarato Rodolfo De Laurentiis, Presidente di Confindustria Radio Televisioni (Crtv) in occasione dell’audizione odierna dell’Associazione presso la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati.
“Un aspetto particolarmente delicato da risolvere è rappresentato dalla esimente per l’autore che chieda la rettifica su richiesta della parte offesa. In questo caso si potrebbe generare un insanabile conflitto di interessi tra l’autore del pezzo-servizio e il Direttore (o Editore). Quest’ultimi infatti risulterebbero ‘ostaggi’ della richiesta dell’autore in quanto, qualora rifiutassero di pubblicare la rettifica, sarebbero i soli penalmente responsabili” ha aggiunto De Laurentiis.
“Inoltre la rettifica, congrua e tempestiva come sarebbe nel caso dei TG in diretta, dovrebbe escludere non solo la punibilità della condotta, ma anche il risarcimento in sede civile proprio in quanto evita la produzione di un danno economicamente apprezzabile” ha concluso il Presidente di Crtv De Laurentiis.