La Camera dei deputati ha votato a favore della richiesta di fiducia avanzata dal Governo sul decreto legge migranti, noto come “Cutro 2”, con 164 voti favorevoli, 94 contrari e 3 astenuti. L’iter del provvedimento prevede ora l’esame degli ordini del giorno, mentre il voto finale sul provvedimento è programmato per mercoledì. In caso di approvazione, il testo sarà successivamente trasmesso al Senato per il suo esame.
Uno degli aspetti più dibattuti del decreto riguarda la possibilità di trattenere i migranti over-16 nei Centri di detenzione per adulti per un massimo di 5 mesi. Questa norma ha sollevato interrogativi e preoccupazioni tra le opposizioni e le organizzazioni umanitarie. Il dibattito in Aula è stato intenso, con diverse posizioni riguardo alle disposizioni contenute nel decreto. Alcuni deputati hanno espresso preoccupazioni sul rispetto dei diritti umani e delle normative internazionali in materia di accoglienza e tutela dei migranti, mentre il Governo ha difeso il provvedimento come necessario per affrontare le sfide legate ai flussi migratori e alla gestione dell’accoglienza. La politica migratoria rimane al centro dell’agenda, alimentando il dibattito sulla gestione dei flussi migratori e sul rispetto dei diritti delle persone in cerca di protezione.
1. Controlli più rigorosi sui visti
Il decreto rafforza i controlli sulle richieste di visto d’ingresso, consentendo l’assegnazione di un massimo di 20 unità di personale ispettivo e sovrintendente della Polizia di Stato presso le sedi diplomatiche o consolari.
2. Accoglienza dei minori non accompagnati
Tra le novità, si estende da 30 a 45 giorni il tempo massimo di permanenza dei minori nelle strutture governative di prima accoglienza. È prevista la possibilità di ampliare i centri di accoglienza per minori fino al 50% oltre al limite di capienza. In casi di carenza strutturale temporanea, i minori sopra i sedici anni possono temporaneamente essere inseriti in sezioni specifiche dei centri per adulti, per un periodo massimo di novanta giorni, prorogabili di sessanta. Inoltre, viene introdotta la possibilità per il giudice di ordinare l’espulsione come sanzione sostitutiva in caso di condanna per false dichiarazioni sull’età. È consentito l’uso di misurazioni antropometriche o altri esami, inclusi quelli radiografici, per determinare l’età dei minori in situazioni di arrivi consistenti e ravvicinati.
3. Deroga ai limiti di capienza nei centri di accoglienza
Si apre la possibilità di derogare, in determinate condizioni, ai limiti di capienza previsti per i centri governativi e temporanei di accoglienza.
4. Rinforzo delle Forze armate per la sicurezza delle infrastrutture ferroviarie
Il decreto aumenta il contingente dell’operazione “Strade Sicure” delle Forze armate di 400 unità fino al 31 dicembre 2023 per garantire una maggiore sicurezza e controllo dei luoghi in prossimità delle principali infrastrutture ferroviarie del Paese.
5. Tempi più stretti per i ricorsi contro l’espulsione
Si riduce da 30 a 15 giorni, e da 60 a 40 giorni per i residenti all’estero, il termine per presentare ricorso contro l’espulsione per chi possiede un permesso di soggiorno Ue di lungo periodo.