A fronte del quadro di misure annunciate nel Documento di economia e finanza su lavoro, energia, welfare e fisco “il DEF 2023 non sembra offrire, in via di principio, indicazioni sulle scelte che dovrebbero accompagnare il processo delineato. Oltre al riferimento ai risparmi derivanti dalla spending review, non sono visibili elementi su come il Governo intenda procedere per rimanere all’interno del quadro delle compatibilità di bilancio”.
Lo ha affermato la Corte dei Conti nel corso dell’audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Def. Per la Corte “il compito viene, in certa misura, rinviato alla NaDEF e alla legge di bilancio, le quali si annunciano, pertanto, particolarmente impegnative”.