Def: in bozza c’è una nuova “pace fiscale” e proroga Superbonus
Maggioranza lavora a risoluzione, scostamento se peggiora quadro. Parlamento chiede al governo di aumentare i fondi sulla scuola
Lavori in corso sulla risoluzione della maggioranza al Def. La bozza che sta circolando contiene le richieste dei diversi partiti che sostengono il governo. Domani entrambi i rami del Parlamento, prima Montecitorio poi Palazzo Madama, dovranno esprimersi in Aula. Nel testo si precisa che il governo deve impegnarsi a “valutare l’opportunità” di una richiesta di scostamento al Parlamento, “qualora” dovesse verificarci un “peggioramento dello scenario economico e le risorse disponibili non fossero sufficienti a garantire misure per la promozione di una crescita economica più elevata e sostenibile, nonché il sostegno di famiglie e imprese, al fine di far fronte al perdurare degli effetti negativi delle misure di contenimento Covid-19, nonché alle conseguenze derivanti dalla crisi ucraina e dalla emergenza energetica, sul quadro macroeconomico del sistema Paese”. Sul delicato tema del fisco, di “così grande valenza politica”, si auspica uno “spirito di piena collaborazione”, e si chiede di “tener adeguatamente conto delle risultanze dell’indagine conoscitiva svolta presso le Commissioni riunite Finanze di Senato e Camera, e della necessità di una riforma volta alla semplificazione del sistema e alla riduzione complessiva della pressione fiscale”.
Tra i punti che vengono sollevati anche la richiesta di un nuovo piano di rateizzazione delle cartelle di pagamento già emesse consentendo una “consistente dilazione” dei pagamenti ma anche il Superbonus con la cedibilità del credito per le villette. Sul caldissimo fronte del caro-energia amplificato dalla guerra in Ucraina, la bozza invita l’esecutivo Draghi “ad avviare altresì con urgenza un confronto costruttivo per l’istituzione di un Fondo energetico europeo straordinario, quale strumento, a disposizione dell’Unione europea e dei suoi Stati membri a supporto della lotta al caro energia, per garantire una maggiore autonomia sul fronte energetico”. In una bozza circolata successivamente, l’impegno relativo alle cartelle fiscali è stato corretto e si invita a perseguire una “nuova pace fiscale che possa consentire ad imprese e famiglie condizioni di ripresa economica serena, sia prevedendo una nuova rottamazione delle cartelle di pagamento già emesse, con stralcio delle posizioni relative a crediti inesigibili, al fine di procedere ad un`operazione di pulizia del magazzino fiscale, sia disponendo strumenti deflattivi del contenzioso”. Si propone tra l’altro di cancellare il passaggio sull’iter della riforma fiscale.
E ancora: maggiori risorse per scuola, università, ricerca e cultura, oltreché per il sistema sanitario nazionale. Nella bozza è entrato poi un passaggio sul sistema previdenziale, dove si chiede di “valutare l`opportunità di prevedere il superamento” dell’articolo 24 della legge Fornero e “l’introduzione di ulteriori strumenti, come la totale gratuità del riscatto del periodo di laurea, la pensione di garanzia per i giovani, il riconoscimento della contribuzione figurativa in caso di disoccupazione e frequenza a percorsi di formazione che certifichino le competenze acquisite, la staffetta generazionale, quota 100 o altri meccanismi di flessibilità in uscita, nonché interventi mirati per le lavoratrici donne e l’ampliamento (almeno a infermieri, OSS, lavoratori edili) delle categorie che accedono al pensionamento anticipato”.