Delrio, la riforma del codice degli appalti sarà operativa in estate
LE NUOVE REGOLE Dopo il via libera finale della Camera, la riforma passerà al Senato per l’approvazione finale
“Siamo arrivati alla fine: e’ una buonissima notizia per il settore degli appalti pubblici italiani”. E’ quanto ha affermato il ministro delle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio l’aula stava votando il nuovo codice degli appalti. Secondo il ministro “vuol dire trasperenza, efficacia delle opere e buon utilizzo dei soldi pubblici”. Lo stesso ministro ha assicurato che “diventera’ operativo entro l’estate prossima”. “Abbandonando il massimo ribasso e le zone opache – ha aggiunto Delrio – abbiamo introdotto un grande elemento di lotta alla corruzione. Abbiamo realizzato un’opera di semplificazione importantissima. Nella semplicita’ – ha fatto presente il ministro – c’e’ la ricetta giusta per fare bene e presto le opere . Fino ad ora ci voleva troppo tempo per realizzare le opere perche’ non c’erano i progetti: Ora i progetti tornano centrali e cio’ vuol dire certezza dei costi e dei tempi”. Al momento alla Camera si sta procedendo alla votazione degli emendamenti al testo. Dopo il via libera finale della Camera, la riforma passerà al Senato per l’approvazione finale.
I TEMPI Sui tempi di entrata in vigore del nuovo codice, il ministro ha auspicato un iter rapido: “Ora la riforma credo andra’ rapidamente all’approvazione, poi dobbiamo correre per l’applicazione delle norme europee e , entro aprile, sara’ realizzato il recepimento delle norme comunitarie e cosi’ diventera’ operativo entro l’estate”. Delrio ha voluto “ringraziare tutte le forze politiche per l’ampia convergenza senza faziosita’”. Delrio ha poi fatto presente che, anche grazie alla collaborazione con l’Autority per i trasporti (Anac) la nuova normativa sara’ all’insegna della semplicita’. “Abbiamo abbandonato l’idea di fare un regolamento. Nell’ottica della massima semplificazione – ha spiegato – si fara’ solo in decreto legislativo e poi le linee guida e dei bandi tipo, che emaneremo insieme all’Anac. E questo sara’ il primo caso italiano di quella che gli inglesi chiamano ‘soft law’, una legislazione molto leggera in questa miriade di commi e di articoli”.
AUTORITY E grazie all’Authority si sono potute “eliminare tutte le procedure che hanno lasciato spazio alla corruzione in Italia e di mettere insieme un grande elemento di lotta alla corruzione e trasparenza”. Riguardo alla questione, molto delicata, dei lavori ‘in house’, il ministro ha chiarito che “per chi andra’ a gara c’e’ piena liberta’ di affidare anche il 100% all’in house, per chi non e’ a gara ci sara’ la disciplina dell’80-20%, anziche’ del 60-40% come attualmente con un periodo di transizione di 24 mesi per permettere alle aziende che hanno societa’ in house con molti lavoratori di proteggerli”. “Non c’e’ contrarieta’ all’in house, e’ consentito per coloro che hanno vinto una gara”.”C’e’ un elemento dell’in house regolato solo per chi non e’ andato ad avere la concessione tramite gara. La vera anomalia italiana – secondo il ministro – e’ che le concessioni non siano state attribuite tramite gara”.