Dentro Mosul tra i rifugiati che lottano per il cibo. Oltre 600mila persone intrappolate nelle zone del Califfato
In Iraq verso la sconfitta dell’Isis, ma nel Paese è catastrofe umanitaria
Catastrofe umanitaria a Mosul, dove infuria la battaglia tra le forze irachene e i jihadisti dello Stato Islamico (Isis); askanews è entrata nel campo di rifugiati di Hamam al Alil 10 chilometri a sud della città irachena.
Dall’inizio dell’offensiva lanciata lo scorso 18 ottobre, 355.000 persone sono riuscite a fuggire dalla morte, mentre altre 600.000 sono ancora intrappolate nelle zone controllate dagli uomini del Califfato, secondo l’Onu. Una volta arrivati nei campi, i profughi scoprono che non c’è spazio per loro. E così, quando una Ong sciita si presenta per distribuire viveri, la folla lotta disperatamente per accaparrarsi un pezzo di pane o una cipolla. Persone che non sanno se potranno mai tornare nelle loro case: anche questo è un’eredità lasciata dai tagliagola del ‘Califfo’ Abu Bakr al Baghdadi che proprio qui nel 2014 annunciò la nascita dell’Isis.