Cronaca

Diciottenne uccise due persone durante proteste antirazziste: assolto

Kyle Rittenhouse, il 18enne che uccise due persone a Kenosha in Wisconsin durante le proteste antirazziste del 2020, è stato assolto dalle accuse di omicidio dopo aver invocato l’autodifesa. Nel corso di un processo politicamente divisivo, la difesa del ragazzo, che all’epoca dei fatti aveva 17 anni, ha dichiarato che il giovane ha temuto per la sua vita, mentre l’accusa aveva dichiarato che il ragazzo aveva intenzione di creare problemi alla marcia. La Guardia Nazionale è stata inviata in città per il timore di proteste.

Dunque, ancora una sentenza che rischia di riaccendere le tensioni razziali mai sopite negli Stati Uniti. Il 25 agosto 2020, in vista di una manifestazione di protesta a Kenosha per il ferimento dell’afroamericano Jacob Blake, il ragazzo era arrivato dall’Illinois armato di fucile d’assalto con l’intento di proteggere alcune proprietà dal rischio di vandalismo. Durante le tensioni di piazza, Rittenhouse uccise due persone e ne ferì una terza. Il ragazzo ha sempre sostenuto di aver agito per legittima difesa, spaventato dall’idea che lo volessero aggredire. L’assoluzione è stata decisa da una giuria di 12 persone, sette donne e cinque uomini. Il verdetto era atteso da tre giorni in una città blindata per il timore di proteste. 

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