Diciotti, M5s verso il no al processo a Salvini
Il “reato ministeriale” apre la strada al voto contrario dei pentastellati
Sono ancora in bilico i senatori M5s su come votare sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini. Questa almeno è la posizione ufficiale. Lunedì sera è prevista l’assemblea dei parlamentari pentastellati con Luigi Di Maio e in quella sede il tema sarà approfondito. Si tratta di trovare una sintesi tra il profilo tecnico-giuridico e quello politico, sintesi non facile per il Movimento che si è sempre dichiarato a favore delle autorizzazioni a procedere per i parlamentari.
Ma questa volta si fanno dei ‘distinguo’. Diversi senatori dicono che “si tratta di un caso diverso da quelli fino ad ora affrontati”. Nella altre occasioni, hanno spiegato diversi senatori cinque stelle “ci siamo trovati a votare autorizzazioni a procedere per reati previsti dall’articolo 68 della Costituzione” ossia commessi individualmente a prescindere dal legame con l’esercizio delle funzioni inerenti il mandato elettivo. Nel caso di Matteo Salvini, invece, la richiesta di autorizzazione a procedere è in base all’articolo 96 della Costituzione e all’articolo 9 della legge costituzionale n.1 del 1989. Riguarda i reati ‘ministeriali’, cioè commessi da un ministro nell’esercizio delle proprie funzioni e in attuazione delle politiche del governo sulle migrazioni. Questa impostazione, contenuta anche nella relazione di Gasparri, di fatti spiana la strada ai 5 stelle per la decisione di votare no.