“Dieci monete d’argento”, al combattente che riesce a lanciare, con successo, un’arma chimica sul campo di battaglia a Mosul. E’ questa la ricompensa promessa dallo Stato Islamico (Isis) ai suoi uomini che difendono la capitale irachena del Califfato, Mosul, nel mirino di una vasta offensiva dell’esercito di Baghdad lanciata il 17 ottobre. E’ quanto risulta da un documento ufficiale dell’Isis datato 14 luglio 2016 e trovato dalle forze curde-irachene a Bashiqa, città a Est di Mosul liberata il 7 novembre, dove vengono dettagliati svariati ‘bonus’. Il documento definito dagli esperti “autentico” è stato pubblicato dal sito web “Vocative”, poi ripreso con grande risalto dai media arabi. Vale la pena ricordare che, secondo analisti iracheni, dopo le recenti difficoltà finanziarie dell’Isis un combattente del gruppo riceve appena 50 dollari al mese, oltre a compensi aggiuntivi per i coniugi e i figli: salari modesti che rendono l’offerta ancora più allettante. Ecco i “bonus” offerti dai leader dell’organizzazione per incentivare gli uomini in una battaglia decisiva per le sorti del Califfato nero, come riportato dal sito: Fino a 10 dirham d’argento – l’equivalente di circa 5 dollari – ai combattenti che utilizzano razzi o mortai per lanciare gas mostarda, cloro e altri agenti nervini contro i nemici.
Dieci dinari d’oro – circa 1.400 dollari – all’unità che riesce ad abbattere un aereo, un elicottero oppure un drone del nemico; 7 dinari – 1.000 dollari – per la distruzione di un carro armato. Uccidere un cecchino dell’esercito iracheno rende invece l’equivalente di 145 dollari, a patto che venga provato con la presentazione di “un video che conferma l’uccisione”. Modestissimo invece il “premio” al jihadista che riesce a catturare un combattente “apostata” che vale solo una solo moneta d’argento, ovvero 50 centesimi di dollaro. La cifra si alza a 10 monete d’argento se l’apostata viene ucciso, Le valute d’oro e d’argento sono state coniate nel 2014 dall’ISIS per essere utilizzate in tutta le città dell’autoproclamato Califfato. Vocativ ha basato il cambio con dollari Usa sul peso del metallo di ogni moneta, come da pubblicazioni dell’Isis. ISIS ha presumibilmente accumulato quantità di ammoniaca e zolfo in aree civili vicino alla città di Mosul, forse per per essere usate come armi chimiche, come aveva detto la settimana scorsa un portavoce delle Nazioni Unite. Secondo il Pentagono, negli ultimi mesi, il gruppo terroristico ha fatto uso di munizioni chimiche anche contro le truppe statunitensi in Iraq.