L’anno scorso Carlo Barbieri, autore di polizieschi e raccolte di racconti umoristici ambientati in Sicilia, aveva pubblicato per la prima volta una raccolta di gialli per bambini 8-11 anni: “Dieci piccoli gialli” edito da EL/Einaudi Ragazzi. Ci eravamo chiesti se fosse un’incursione estemporanea nella letteratura per piccoli lettori o un vero sbarco. Oggi lo sappiamo: il libro – che c’era piaciuto – è stato un successo, ed ecco dal 9 giugno in libreria “Dieci piccoli gialli 2”, ancora una volta con EL/Einaudi Ragazzi, casa editrice leader del settore. Il protagonista di tutte le indagini è sempre Francesco, “il bambino che tutti chiamavano Ciccio perché in Sicilia è il diminutivo di Francesco, ma forse anche perché era un po’ cicciottello”.
Avevamo chiesto a Barbieri “Come mai un libro per bambini?”, e ci aveva risposto che gli era venuta la voglia di raccontare storie ai più giovani, come suo nonno faceva con lui. Stavolta gli abbiamo domandato: “Sbarco definitivo nella letteratura per bambini e addio a quella umoristica e gialla “per adulti””? La risposta è stata “Nessun addio, anzi. Nelle prossime settimane uscirà con Nuova Ipsa “Siculo Babbìo”, sottotitolato “Fantasie, “discursi di cafè”, miniracconti e persino minigialli”.
Un po’ sulla falsariga di “Pilipintò, Racconti da bagno per siciliani e non” che qualcuno forse ricorderà. In seguito, sempre con Nuova Ipsa, vedrà la luce “Tre passeggiate a Palermo”. Passeggiate a modo mio, a braccetto con il lettore, in leggerezza, fra storia, storie e curiosità. E nel cassetto c’è anche un giallo con protagonista il mio commissario Mancuso, che stavolta dovrà aspettare un po’ per evitare… assembramenti con le altre uscite”. “Come possiamo catalogarla, Barbieri?” gli abbiamo chiesto. “Un siciliano che si diverte a scrivere può andare bene?” ha risposto lui.