Dieselgate, intese segrete tra case tedesche da 25 anni
Lo Spiegel cita documenti forniti da Volkswagen all’Antitrust
Sembra aprirsi un filone anche più più ampio dallo scandalo Dieselgate: un quotidiano tedesco riporta che secondo gli accertamenti dell’Antitrust teutonico sarebbe fin dagli anni ’90 del secolo scorso che le maggiori case automobilistiche del Paese – Volkswagen, Audi, Porsche, Bmw e Daimler Mercedes – avevano “gruppi di lavoro segreti” che collaboravano su questioni che vanno dalle emissioni dei veicoli, ai costi, tecnologie e fornitori. Lo riporta lo Spiegel online, anticipando una inchiesta del settimanale. Il tutto si basa sui documenti le case automobilistiche hanno dovuto fornire all’autorità garante sulla concorrenza dopo gli accertamenti innescati dal sospette intese restrittive sulle forniture di acciaio. Secondo lo Spiegel, queste rivelazioni in particolare arriverebbero dal report fornito dal gruppo Volkswagen, quello al centro dello scandalo sulle emissioni alterate nei propulsori diesel. L’aspetto apparentemente più controverso sarebbe stato proprio nelle modalità di controllo delle emissioni, che sarebbero state concordate nel corso di una lunga serie di riunioni. Sempre secondo l’edizione web del settimanale, questi gruppi di lavoro congiunti si sarebbero anche occupati di prezzi dei fornitori e aspetti tecnici della componentistica (viene menzionato il caso del tetti apribili).