La casa automobilistica Volkswagen dovrà risarcire i suoi clienti. Lo ha stabilito la Corte federale di Karlsruhe, città nel Sudovest della Germania, nell’ambito del famoso Dieselgate, lo scandalo delle emissioni inquinanti che nel 2015 sconvolse la casa tedesca e l’industria automobilistica in generale. La sentenza dice che Volkswagen dovrà risarcire il proprietario di una Sharan dal motore truccato, confermando quanto stabilito già da un tribunale di grado inferiore. Ma questa volta, con l’intervento della più alta corte civile, si crea un precedente per milioni di consumatori coinvolti nella disputa legale.
Quasi cinque anni dopo l’ammissione della Volkswagen di aver truccato i test sulle emissioni di milioni di auto con motore diesel, la sentenza è la prima vera battuta d’arresto legale per il colosso tedesco nel suo Paese d’origine. “Volkswagen mira ora a chiudere presto questi casi in accordo con i querelanti”, ha dichiarato l’azienda, promettendo “offerte appropriate” agli interessati. Intanto, si è deciso che l’importo da versare agli automobilisti tedeschi che chiedono un rimborso dipenderà dal chilometraggio dell’auto.