Politica

Dietrofront della grillina Appendino: “Accolgo le critiche”

Una porta aperta, quella del suo ufficio al primo piano di Palazzo di Citta’. Chiara Appendino risponde con questa immagine agli oltre 30mila torinesi scesi in piazza per dire si’ alla Tav, ma anche per chiedere alla sua amministrazione di rilanciare la Citta’ salendo sul treno della crescita e dello sviluppo. “Abbiamo sempre ascoltato tutti e continueremo a farlo”, assicura la sindaca, ribadendo quell’apertura al dialogo scelta negli ultimi giorni per uscire dall’angolo delle critiche. In due anni e mezzo di amministrazione 5 Stelle, e’ l’accusa che le viene mossa, i no pronunciati sono stati troppi. No ai grandi eventi culturali, no alle mostre ‘blockbuster’, no alle Olimpiadi e, non ultimo, no alla Torino-Lione.[irp]

“Oggi in piazza Castello, al netto delle diverse sensibilita’ politiche, sono state sollevate delle critiche, che accolgo”, commenta sul suo blog la prima cittadina, che rilancia: “c’erano anche molte energie positive. Sono stati proposti alcuni punti per il futuro della Citta’ che sono in buona parte condivisibili”. Le opposizioni vanno all’attacco. Il Pd sollecita un “cambio di rotta” e le chiede di tornare in Sala Rossa “a dire si’, a cominciare dalla Tav”, mentre Forza Italia riconosce nella piazza addirittura un “avviso di sfratto” e le chiede di “rompere con gli estremisti M5S” come Pizzarotti ha fatto a Parma.

“Una piazza di tale portata non puo’ essere ignorata o derisa”, ammette la capogruppo pentastellata Valentina Sganga che, come gli altri esponenti del suo partito, resta pero’ sulle sue posizioni. Se, come sostengono gli organizzatori della manifestazione si’ Tav, “da oggi nulla sara’ come prima”, la sensazione e’ che la sindaca e i 5 Stelle debbano riconquistare se non tutta almeno parte della maggioranza che li ha eletti. Quelle “proposte condivisibili” diventano allora il punto di partenza per “instaurare un dialogo costruttivo sulla Torino di domani – e’ l’auspicio della Appendino – anche con chi ha una visione diversa”. Un dialogo “aperto, sincero, trasparente. Aspro, se serve. Ma vivo e sano – conclude la sindaca – Nel pieno rispetto di tutte le opinioni”.

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redazione