E’ Diodato con la canzone “Fai Rumore”, il vincitore della 70esima edizione del Festival della Canzone italiana. Nella seconda posizione Francesco Gabbani, con il brano in gara Viceversa e al terzo posto, si piazzano i Pinguini Tattici Nucleari, la band divertente e colorata che con Ringo Starr ha fatto ballare l’Ariston. Il verdetto arriva verso le 2,30, dopo un lungo ed estenuante siparietto tra Amadeus e Fiorello, con il comico che intrattiene l’Ariston prima di comunicare il nome del vincitore di Sanremo 2020. Fiorello prende di mira il presidente della regione Liguria, Toti, interpellandolo con l’autotune. In realtà la spalla di Amadeus si sta divertendo tantissimo con tutte le imitazioni dei vari trapper. “Questa è la fine della Rai”, scherza Fiorello. Che bacchetta Amadeus per l’invito a Ronaldo: “Stasera la Juventus ha perso, sappi che Ronaldo non verrà più a Sanremo!”.
Fiorello è in forma smagliante e prende ulteriore tempo con disinvoltura, improvvisando un lento con Amadeus. Il conduttore quasi lacrima dalle risate: “Devo dirvi una cosa…questo Festival non sarebbe stato così senza il mio amico Rosario Fiorello”. “E’ stato bello, bello, bello”, dice il comico. Arriva finalmente la busta con i risultati finali. La serata inizia con l’attrice Cristiana Capotondi che irrompe al Festival di Sanremo 2020 per un breve intervento sulle donne. “Le donne devono fare un viaggio nuovo per potersi realizzare. Noi donne portiamo nel mondo una complessa semplicità. Ringrazio Amadeus per la vicinanza mostrata nei confronti di questo tempo durante il Festival”, dice l’attrice. Amadeus la ringrazia e dà il via ufficialmente alla finalissima. Si parte con l’esibizione di Michele Zarrillo, con la sua ‘Nell’estasi o nel fango’. Subito dopo una sexy Elodie, che incanta con ‘Andromeda’ e così via fino al ventitreesimo partecipante.
FIORELLO
“I vertici Rai ci hanno proposto di fare il Sanremo Bis: la risposta la daremo alla fine di questa puntata, la settimana prossima”. Tra il serio e il faceto, ironizzando sulla durata monstre delle serate del festival, Fiorello lo annuncia a sorpresa all’inizio della finale, poi chiama l’applauso per Amadeus, “perché lo merita,veramente”, e si emoziona. Lo showman scherza sul caso Bugo-Morgan: “Ieri sera là dietro era peggio di Delirio a Las Vegas, c’era Rita Pavone che giocava a burraco con Dua Lipa, Piero Pelù che struccava Achille Lauro…”. Poi si avvicina a Josè, il figlio di Amadeus in prima fila: “Quando è iniziato il festival aveva otto anni, oggi ne ha undici”. E ai vertici Rai in prima fila: “Non si può fare così, un festival che dura 600 ore, è sparito tutto, Sanremo ha fagocitato tutto. Zingaretti, Salvini, dove siete? Dove state Sardine, Cinque Stelle? Ho visto Floris che parlava di pensioni con Elettra Lamborghini”.
TIZIANO FERRO
“E la felicità non è un privilegio, è un diritto. A 40 anni penso proprio non ci sia bisogno di raccontare da che parte sto. La mia storia si scrive da sé”. Tiziano Ferro sul palco dell’Ariston, si racconta a due settimane dal suo 40° compleanno. “A 40 anni, per la prima volta ho sognato Dio. Aveva il viso di un adolescente e mi diceva che ho strappato a morsi la vita che volevo – ha raccontato nel suo breve monologo -. A 40 anni, ho scoperto che non voglio essere una persona alterata dal male. Dove l’arroganza urla, il silenzio elegantemente afferma. A 40 anni ho imparato che non bisogna negarsi all’amore del padre e della madre, mai, né per orgoglio né per timore. L’amore è un lavoro lento e faticoso, fatto di mediazione e di pazienza. Basta ascoltare”. E poi: “Grazie Sanremo. Ciao!”. Ferro si è congedato così dal Festival con il brano “Alla mia eta’” e con un medley di “Non me lo so spiegare”, “Ed ero contentissimo” e “Per dirti ciao”. E “ciao” lo ha ripetuto, commosso, più volte al pubblico dell’Ariston dopo cinque serate in cui è stato ospite fisso.
CHI E’ DIODATO
Il suo nome intero è Antonio Diodato ed è nato ad Aosta. È però cresciuto a Taranto, e poi ha studiato musica e ha iniziato a suonare a Roma, vivendo anche per un po’ in Svezia. Ha 39 anni e aveva già partecipato al Festival due volte: una nel 2018 nel concorso principale, insieme a Roy Paci e con la canzone “Adesso”, e un’altra nel 2014 nella categoria Giovani con “Babilonia”. Diodato fa un pop ispirato a cantautori come Fabrizio De Andrè e Luigi Tenco, ma ci mette anche un po’ di influenze internazionali e più contemporanee che lo hanno reso molto apprezzato dalla critica musicale italiana. Ha cominciato a registrare canzoni e farsi notare nella seconda metà degli anni Duemila, pubblicando il suo primo EP nel 2007. Il suo primo disco uscì invece nel 2013: si chiamava E forse sono pazzo (in una seconda ristampa incluse “Babilonia”, la canzone che portò a Sanremo Giovani nel 2014).
CLASSIFICA FINALE SANREMO 2020
1 Diodato
2 Gabbani
3 Pinguini Tattici Nucleari
4 Le Vibrazioni
5 Piero Pelù
6 Tosca
7 Elodie
8 Achille Lauro
9 Irene Grandi
10 Rancore
11 Raphael gulazzi
12 Levante
13 Anastasio
14 Alberto Urso
15 Marco Masini
16 Paolo Jannacci
17 Rita Pavone
18 Michele Zarrillo
19 Enrico Nigiotti
20 Giordana Angi
21 Elettra Lamborghini
22 Junior Cally
23 Riky