Dipartimento Usa, c’è legame tra smartphone e cancro. “Implicazioni di ampia portata per la salute pubblica”
LA RICERCA L’Organizzazione mondiale della sanità ha classificato le radiazioni di telefoni cellulari come potenzialmente cancerogene
C’è un legame tra l’uso di telefoni cellulari e l’insorgenza di un cancro. A trovarlo sono stati gli esperti del (Ntp), un programma inter-agenzia parte del dipartimento americano della Sanità e volto a valutare l’effetto di vari agenti sul corpo umano. Dallo studio è emersa una “bassa incidenza” di due tipi di cancro nei roditori di sesso maschile che sono stati esposti a frequenze radio generalmente emesse dai cellulari. Si tratta di tumori gliali: nascono dalle cellule della glia che, insieme ai neuroni, costituiscono il sistema nervoso centrale.
“Dato l’uso globale diffuso di comunicazioni mobili tra le persone di ogni età, anche un piccolo incremento dell’incidenza di malattie risultanti dall’esposizione [alle radiazioni di radio-frequenze] può avere implicazioni di ampia portata per la salute pubblica”, si legge nel documento che contiene le scoperte preliminari della ricerca e che sono state pubblicate dopo le indiscrezioni anticipate dal sito Microwave News. I risultati completi verranno resi pubblici nell’autunno del 2017. Va detto che gli effetti biologici osservati sugli animali non si applicano necessariamente agli esseri umani ma il fatto che l’Ntp abbia investito 25 milioni di dollari nello studio è significativo: è uno dei più grandi e completi esperimenti sulle conseguenze dell’uso di smartphone.
E quanto fino ad ora scoperto corrobora la tesi di studi epidemiologici da cui sono emersi casi di tumori gliali e di schwannoma vestibolare (un cancro intracranico) e che sono stati fattori chiave per portare nel 2011 l’Organizzazione mondiale della sanità a classificare le radiazioni di telefoni cellulari come potenzialmente cancerogene. Il punto è che lo sono tanto quanto certe verdure sott’aceto o il caffè.