Si terrà a Helsinki, il 16 luglio, l’incontro tra il presidente statunitense, Donald Trump, e l’omologo russo, Vladimir Putin. Nei giorni scorsi, le due parti avevano trovato l’accordo per un vertice tra i due leader. Il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, John Bolton, ha già incontrato Putin a Mosca. Come previsto, l’incontro avverrà durante il viaggio in Europa di Trump, che lo porterà a Bruxelles per il vertice della Nato, in programma l’11 e il 12 luglio, e nel Regno Unito il 13 luglio.
Prima del vertice, ci sarà un incontro tra il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Trump ha già fatto sapere che con Putin intende parlare “di tutto”, affrontando anche il tema delle presunte interferenze da parte di Mosca nelle elezioni statunitensi. Sul tavolo, ci saranno pure la crisi Ucraina, la guerra in Siria e la questione della Crimea. “Non vogliamo che ci siano interferenze nelle nostre elezioni”, ha detto Trump, quindi con Putin “parleremo di molte cose. Parleremo con loro di Siria e di Ucraina. Potremmo anche parlare di alcune delle cose che il presidente Obama ha perso, come la Crimea”. Ma proprio sulla Crimea, Trump non è autorizzato a riconoscerne l’annessione nemmeno se lo volesse. Spetta al Congresso, che potrebbe anche revocare le sanzioni relative alla Crimea, ma non ci sarà alcuna possibilità che accada. Gli Stati Uniti, tuttavia, non considerano la Crimea come parte della Russia.
Secondo il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton, i due presidenti “potrebbero discutere dell’adesione della Russia al G8”; la riunione dei Grandi del mondo, infatti, è tornata a sette, dopo la decisione di escludere Mosca per l’annessione russa della Crimea. Nell’ultimo vertice in Canada, Trump ha caldeggiato l’ipotesi di tornare alla formula del G8. Il consigliere ha comunque specificato che “Trump non riconoscerà l’annessione russa della Crimea”, aggiungendo che il riconoscimento di questa situazione “non fa parte della posizione degli Stati Uniti”. Durante il vertice del G7 in Canada, secondo i media statunitensi, Trump avrebbe detto agli altri leader che la Crimea è russa perché i suoi abitanti parlano russo. A proposito di uno dei temi più controversi, Bolton ha dichiarato che “le sanzioni contro la Russia dovrebbero restare in vigore”; le sanzioni imposte dopo l’annessione della Crimea, ha fatto sapere il Cremlino, non sono state argomento di discussione tra Putin e Bolton.