Dirigente indagata per corruzione, altra grana per la sindaca Raggi

ROMA CAPITALE Il Campidoglio come Ponzio Pilato: l’architetto Crisostomi non lo aveva detto. La difesa: Saputo ora, no illeciti”

virgini raggi

Nuova grana per Virginia Raggi. I fatti. Raffaele De Dominicis era indagato per abuso d’ufficio, ma la giunta di Virginia Raggi non lo sapeva e lo scelse come nuovo assessore al Bilancio, a inizio settembre. Durò un solo giorno. Ricorda il caso dell’ex magistrato della Corte dei Conti quello dell’architetto Vittoria Crisostomi, 64 anni, dirigente del Campidoglio dal ’98, secondo alcuni quotidiani scelta una settimana fa “con ordinanza della sindaca come delegata alla gestione dei finanziamenti pubblici per la riqualificazione del tessuto urbano della Capitale”. E’ però emerso che la dirigente sarebbe indagata per corruzione assieme a due costruttori, uno dei quali sarebbe stato da lei favorito in dei progetti di lottizzazione. Una vicenda che risale al periodo dell’amministrazione di Ignazio Marino.

E’ una nuova grana per il governo M5S di Roma, che fa sapere in una nota come “nella documentazione che l’architetto Crisostomi ha allegato alla candidatura alla procedura di interpello (per candidarsi alla direzione del Dipartimento urbanistica, ndr) in data 26 ottobre 2016, la dirigente dichiara l’assenza di procedimenti penali pendenti e la non conoscenza di procedimenti penali o disciplinari in corso”. Crisostomi non è stata poi scelta per la guida del dipartimento – “incarico apicale” -, bensì solo confermata a capo della direzione Trasformazione urbana, “incarico subapicale” precisa il Comune. “A seguito delle odierne notizie di stampa – prosegue la nota del Campidoglio – gli uffici competenti di Roma Capitale, come sempre avviene in questi casi, si sono già attivati per richiedere alla Procura della Repubblica contezza della veridicità delle indiscrezioni giornalistiche. Nel caso emergessero elementi difformi da quanto è attualmente a conoscenza dell’amministrazione capitolina, quest’ultima si riserva di effettuare le valutazioni del caso ai sensi di legge”.

Il legale di Crisostomi, Luca Ciaglia, ha reso noto di aver avuto conferma oggi dal pm Stefano Pesci dell’indagine a carico dell’architetto, nelle cui condotte secondo l’avvocato “non vi era alcunché di illecito”. Il pm gli avrebbe preannunciato “l’intenzione di procedere con una richiesta di archiviazione”. “Mi auguro nelle prossime settimane”, ha detto il legale. Un nuovo caso per la sindaca, già alle prese con l’assessore all’Ambiente Paola Muraro, indagata per reati ambientali. Sulla posizione di Crisostomi c’è il sarcasmo della vicepresidente dei deputati Pd Alessia Morani: “A chi la poltrona di nuovo delegato alla gestione dei finanziamenti pubblici per la riqualificazione urbana? Ma che domande, ad una indagata per corruzione insieme ad un paio di costruttori”. “Quella persona a Roma si può spostare ma non licenziare”, commenta il deputato M5S Luigi Di Maio parlando dell’inamovibilità dei dipendenti pubblici.