“Preparati, che ci dobbiamo vestire pesanti”. Così Danilo Garcia Di Meo, vincitore del premio fotografico Stenin aveva annunciato alla sua musa, Letizia Renis. Il motivo per preparare le valigie, con annessi maglioni, era l’invito a Mosca della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Tutto normale e tutto facile, se non fosse stato che la bella 32enne, immortalata in immagini meravigliose e di grande impatto, è paralizzata dalla nascita, non può parlare e controlla appena il movimento della testa e degli occhi. Ma il suo motto sembra essere mai dire mai. E a Mosca Letizia è arrivata, domenica ha visitato il Cremlino grazie allo staff dell’amministrazione del presidente russo Vladimir Putin e in programma ha anche un giro alla galleria Tretyakov dove è attualmente in corso la mostra “Roma Aeterna”. “Alla premiazione guardai con attenzione le foto di Danilo: ho visto un donna molto bella” afferma Zakharova. “Ho visto una donna da cui scaturisce la vita, ma anche la bellezza. Mi sono quasi messa a urlare: ho chiesto se Letizia potesse salire su un aereo. E oggi sono felice. Non so se si sono realizzati i sogni di Letizia, ma sicuramente si realizza un mio sogno”.
Letizia raggiante ed entusiasta, come anche l’amico fotografo Di Meo, ha partecipato a una conferenza stampa presso Rossiya Segodnya che è anche l’organizzatore del concorso fotografico dedicato ad Andrei Stenin, talento dell’obiettivo ucciso in Ucraina. Con i suoi occhi vispi e un bellissimo sorriso, Letizia si è avvicinata mentre Di Meo parlava con Askanews e ha voluto raccontarci, a suo modo, che anche se in genere i musei l’annoiano, il Cremlino le è piaciuto molto. E in particolare le stanze private dello zar, dove si è fatta immortalare. Letizia parla un po’ a per espressioni del viso, un po’ grazie al sistema e-tran che le permette di scegliere le lettere su una tabella solo attraverso lo sguardo. Gli scatti di Di Meo – che con i suoi colori decisi e vivaci talora ricorda la fotografia dei film di Almodovar – hanno riscosso un grande successo al concorso internazionale Stenin (6000 lavori provenienti dai 5 continenti), portandolo a vincere il Grand Prix 2016. Il premio gli era stato consegnato ad agosto, ma all’epoca la protagonista era rimasta a Roma, dove tra pochi giorni si apre l’esposizione della mostra “Letizia. Storia di Vite non viste” presso la Casa Internazionale delle Donne, a Trastevere.
“Letizia è una donna che non si è fatta mai abbattere ed è sempre andata oltre” ha detto Di Meo, che pare abbia saputo del concorso anche grazie ad Askanews, che al premio Stenin aveva dedicato una sezione del suo sito. “Nel nostro Paese c`è ancora molto pregiudizio e luoghi comuni, probabilmente anche disinteresse” spiega il giovane fotografo, che ha conosciuto la propria eroina frequentando il centro riabilitativo “Il Funambolo” di Monterotondo, gestito dalla cooperativa Il Pungiglione. Di Meo partecipava alla sezione “Un eroe del nostro tempo”, titolo ispirato all’omonimo capolavoro di Lermontov. “C`è un mondo dietro a Letizia – ha aggiunto Di Meo – c`è anche la determinazione di suo padre” che oggi era presente alla conferenza, dopo aver affrontato un viaggio complicatissimo, ma sicuramente emozionante e capace di “portare all`attenzione mondiale” una storia veramente eroica.