Disastro aereo di Ustica. Parla Priore: indagare su coinvolgimento Usa

Nel disastro aereo di Ustica avvenuto il 27 giugno 1980, in cui un aereo di linea, Douglas DC-9, della compagnia italiana Itavia cadde improvvisamente in mare, potrebbe esserci stato un coinvolgimento degli Stati Uniti. Lo ha detto Rosario Priore, all’epoca giudice istruttore dell’inchiesta sulla strage. “Ho lasciato l’inchiesta da diversi anni – ha detto Priore – ma i miei successori stanno lavorando bene. I mezzi che all’epoca avevano gli Stati Uniti erano di gran lunga superiori a quelli italiani e a quelli francesi. I nostri avevano individuato uno o due aerei libici e da Grosseto si sono alzati in volo due nostri aerei all’inseguimento di questi velivoli con l’intento di abbatterli perché erano apparsi nei radar come nemici. Intervennero sicuramente i francesi che vollero compiere questa missione nel loro mare contro il nemico Gheddafi, ma ad un certo punto sono intervenuti anche gli americani della portaerei Saratoga. Questo possiamo dedurlo dal fatto che sul luogo dell’incidente abbiamo trovato un canotto di salvataggio appartenente alla portaerei Saratoga. Su questo punto si dovrebbe lavorare”. “Bisognerebbe capire – ha aggiunto il giudice Priore – se c’è stato uno o più aerei Usa che hanno detto ai francesi ‘fatevi da parte’ ma a loro volta anche i francesi hanno detto agli italiani ‘fatevi da parte’. Interpretando i dati radar bisogna vedere se effettivamente sul luogo dell’incidente è caduto un aereo americano, il pilota si è salvato con il canotto di salvataggio ed è stato tratto in salvo. Questa, secondo me, è un’operazione che alcuni stanno facendo”.

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