Dl carceri, ok Camera ora tocca Senato
Via libera dall’Aula della Camera al Dl carceri che passa ora all’esame del Senato per l’approvazione definitiva. Sono stati 305 i voti favorevoli della Camera, 110 i contrari e 30 le astensioni. Il decreto completa il ”pacchetto normativo’ gia’ approvato nei mesi scorsi in risposta alla sentenza ”Torreggiani” della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha condannato l’Italia per la situazione delle carceri. Tra le norme, anche interventi sul minorile e sull’organico degli agenti penitenziari. Queste le principali novita’. Risarcimenti. Sconti di pena o soldi ai detenuti reclusi in ”condizioni inumane”.
Per compensare la violazione della Convenzione sui diritti dell’uomo, se la pena e’ ancora da espiare e’ previsto infatti un abbuono di un giorno ogni dieci passati in celle sovraffollate. A chi e’ gia’ fuori andranno invece 8 euro per ogni giornata in cui si e’ subito il pregiudizio. Da qui al 2016 per i risarcimenti saranno disponibili 20,3 milioni di euro. Stretta su carcere preventivo. Divieto di custodia cautelare in carcere in caso di pena non superiore ai 3 anni. La norma non vale pero’ per i delitti ad elevata pericolosita’ sociale (tra cui mafia e terrorismo, rapina ed estorsione, furto in abitazione, stalking e maltrattamenti in famiglia) e in mancanza di un luogo idoneo per i domiciliari.
Permane il divieto assoluto del carcere preventivo e dei domiciliari nei processi destinati a chiudersi con la sospensione condizionale della pena. Benefici minori a under 25. Le norme di favore previste dal diritto minorile sui provvedimenti restrittivi si estendono a chi non ha ancora 25 anni (anziche’ 21 come oggi). Sono esclusi i casi in cui il giudice, pur tenendo conto delle finalita’ rieducative, ritenga il giovane socialmente pericoloso. Piu’ magistrati di sorveglianza.
Qualora l’organico sia scoperto di oltre il 20% dei posti, il Csm in via eccezionale destinera’ alla magistratura di sorveglianza anche i giudici di prima nomina. Piu’ agenti penitenziari. Cresce di 204 unita’ l’organico della polizia penitenziaria, con un saldo finale che vedra’ meno ispettori e piu’ agenti. Giro di vite su comandi e distacchi del personale Dap presso altri ministeri o amministrazioni pubbliche, per due anni saranno vietati.