Dl energia, Governo scansa l’incidente grazie ad astensioni Fdi
Su emendamento bonifiche ex Ilva. De Bertoldi: noi col centrodestra
L’astensione di Fratelli d’Italia su un emendamento del M5S al decreto energia (Ucraina-taglia-prezzi) consente di evitare un incidente parlamentare per la maggioranza. L’emendamento, a prima firma del vicepresidente del M5S Mario Turco, senatore tarantino, proponeva di abrogare la scelta del Governo di trasferire all’attività produttiva di Acciaierie d’Italia le risorse originariamente destinate alle bonifiche ambientali dell’area dell’ex Ilva di Taranto.
Nel corso della riunione notturna delle commissioni riunite Finanze e Industria del Senato, il Governo ha dato parere favorevole e la maggioranza si è spaccata. Da un lato M5S Pd e LeU favorevoli all’emendamento, dall’altro Forza Italia e Lega contrari: risultato 14 a 14 ma le due astensioni dei senatori di Fratelli d’Italia, partito di opposizione, consentono di superare l’impasse e di approvare il ddl di conversione del decreto col mandato ai relatori, Emiliano Fenu (M5s) e Maria Virginia Tiraboschi (FI). In aula il provvedimento è atteso domani alle 16,30 in prima lettura. Il decreto scade il 20 maggio.
A giudizio di Turco, che in una nota ricorda la sentenza della Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo sulle mancate bonifiche nel sito industriale ionico, “si tratta dell’ennesimo schiaffo alla città di Taranto”. Ma il senatore di Fratelli d’Italia, raggiunto telefonicamente, rivendica la coerenza del suo gruppo: “Abbiamo evidenziato la spaccatura della maggioranza ma non tocca a noi togliere le castagne dal fuoco. Abbiamo votato con Lega e FI, a dimostrazione del fatto che siamo da sempre per l’unità del centrodestra e non siamo noi a fare ‘scappatelle’ con la sinistra”.