Dl fiscale, la Camera dice sì alla fiducia. Ora il voto finale

Le novità, dalla Rc auto ai Pos. Il provvedimento, dopo il via libera di Montecitorio passerà ‘blindato’ al Senato

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Via libera della Camera alla fiducia posta dal governo sul decreto fiscale. I voti a favore sono 310, i voti contrari 199 e nessun astenuto. Ora l’Aula passa all’esame degli ordini del giorno. L’esame degli odg proseguira’ poi domani, e il voto finale sul provvedimento e’ atteso nel pomeriggio. Il provvedimento, dopo il via libera di Montecitorio atteso per domani, passerà ‘blindato’ al Senato per l’approvazione definitiva. In particolare, è saltato l’allargamento della platea di contribuenti che possono presentare il 730 e c’è stata una parziale marcia indietro sul credito d`imposta per i pagamenti tracciabili. Resta invece la norma sulla Rc auto e moto sull`applicazione della classe di rischio inferiore già prevista per un membro della famiglia. Salta, invece, il bonus per l`acquisto dell`airbag sulle moto. Nulla di fatto anche sul prestito ponte per Alitalia, su cui il governo ha varato un decreto ad hoc svincolando l’erogazione del prestito dalla vendita dell’ex compagnia di bandiera. La disposizione è stata cancellata dal decreto.

Uno stop è arrivato anche al rinvio dell’applicazione dello ‘Spazzacorrotti’ alle fondazioni politiche, norma che aveva infuocato la maggioranza con il voto contrario di Italia Viva. Non ci sarà lo slittamento, precedentemente fissato al 2021, dell’entrata in vigore delle disposizioni sull’equiparazione di partiti e fondazioni per trasparenza e rendicontazione. Tra le altre principali novità del passaggio alla Camera: arriva lo stop alle multe per i commercianti che non accettano pagamenti elettronici, dotandosi del Pos. Slitta anche, dal 1 gennaio al 1 luglio, la lotteria degli scontrini. E’ passata, invece, dopo anni di dibattito la norma battezzata ‘tampon tax’ che prevede il calo dell’Iva dal 22 al 5% ma solo per tamponi e assorbenti compostabili e biodegradabili. Sul carcere agli evasori è stato attenuato l’aumento delle pene detentive per i delitti di dichiarazione infedele e di omessa dichiarazione, non caratterizzati da condotte fraudolente, lasciando immutate le soglie di punibilità per i delitti di omesso versamento di ritenute e di Iva (150.000 e 250.000 euro). Resta confermata la pena massima di 8 anni per la dichiarazione fraudolenta. Viene inoltre limitata l’applicabilità della confisca per sproporzione ai reati tributari piu’ gravi.

Si allenta, inoltre, la stretta sugli appalti. L’obbligo per il committente di versare tutte le ritenute fiscali operate dall’impresa appaltatrice o affidataria e dalle imprese subappaltatrici, senza possibilità di utilizzare in compensazione proprie posizioni creditorie, scatterà per le commesse superiori a 200.000 euro. Novità anche sull’indennità dei sindaci dei comuni fino a 3mila abitanti che sale a 1.400 euro netti. Più tempo inoltre per adeguarsi ai seggiolini antiabbandono. Le multe per chi non li ha installati scatteranno da marzo. Arriva poi l’8×1000 alla scuola. Sulla dichiarazione dei redditi resta lo slittamento della presentazione del modello 730 a fine settembre, assieme alla stessa scadenza dei modelli Redditi, ma vengono eliminate le norme che prevedevano l`allargamento della platea, consentendo anche ad alcune tipologie di lavoratori autonomi di presentare il modello oggi destinato esclusivamente a lavoratori dipendenti e pensionati. Quanto al credito d’imposta, l’agevolazione al 30% resta limitata ai pagamenti con carte di credito, debito, prepagate. Arriva, infine, il bonus Tari per le famiglie disagiate. Si prevede che i cittadini in condizioni economico-sociali disagiate accedano a condizioni tariffarie agevolate alla fornitura del servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani. Passa anche la riduzione delle sanzioni per i ritardari di Imu e Tasi.