Dal miliardo e mezzo in arrivo dall’Isa, ai 400 milioni di prestito per Alitalia, alle risorse per il Fondo taglia-tasse, oltre all’inasprimento delle pene per gli evasori, il bonus per gli esercenti ‘cashless’ e la conferma del tetto al contante. L’ultimo aggiornamento del decreto fiscale contiene, tra le novità, anche la norma che nel 2020 porterà nelle casse dello Stato una quota del gettito dell’acconto Isa, che i contribuenti avrebbero dovuto versare fine anno, e prevede un incremento di 50 mln del prestito per la compagnia aerea.
ACCONTO ISA Slittano al 2020 i versamenti della prima e seconda rata dell’acconto dell’Irpef, dell’Ires e dell’Irap, dovuto dai soggetti Isa (indici sintetici di affidabilità fiscale). La manovra consente di reperire 1,5 miliardi in più.
ALITALIA La disposizione autorizza la concessione, nell’anno 2019, di un finanziamento a titolo oneroso di 400 milioni di euro, della durata di sei mesi in favore di Alitalia in amministrazione straordinaria e delle altre società del medesimo gruppo, con un effetto di pari importo in termini di saldo netto da finanziare e di fabbisogno. Tenuto conto della restituzione in prededuzione, con priorità rispetto a ogni altro debito della procedura e, in ogni caso, entro 30 giorni dall’intervenuta efficacia della cessione dei complessi aziendali, l’operazione ha natura finanziaria e non ha pertanto effetti sull’indebitamento netto.
FSC Cambia la ripartizione del fondo di solidarietà comunale: viene ridotta la quota ripartita secondo il criterio della spesa storica e viene incrementate che si basa sulla differenza tra fabbisogni standard e capacità fiscali. Viene inoltre consentita una maggiore flessibilità per la formazione del personale degli enti locali e dei loro organismi ed enti strumentali, eliminando il vincolo alla relativa spesa (tetto massimo del 50% della spesa 2009 per formazione).
FONDO TAGLIA-TASSE Il fondo per la riduzione della pressione fiscale riceverà un’iniezione da 5,3 miliardi per il prossimo anno. Le predette risorse sono destinate al raggiungimento degli obiettivi programmatici della manovra di finanza pubblica.
BONUS ESERCENTI CASHLESS Scatta dal primo luglio credito d’imposta pari al 30% del costo per le commissioni addebitate agli esercenti attività di impresa, arte o professione, sui pagamenti eseguiti con carte di credito, di debito o prepagate da parte di consumatori finali. Il sostegno al cashless passa per esercenti, commercianti, artigiani e professionisti con ricavi o compensi non superiori a 400mila.
CARCERE EVASORI Vengono inasprite le pene detentive per chi evade il fisco e, allo stesso tempo, vengono abbassate le soglie delle somme evase che fanno scattare le manette. Inoltre viene introdotta la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, che viene punita con una sanzione pecuniaria.
FONDO IRAP Arriva il fondo di compensazione per l’Imposta regionale delle attività produttive, destinato agli enti territoriali ”i cui cittadini presentano differente capacità fiscale”, con l’obiettivo di garantire gli stessi standard di prestazione nell’erogazione dei servizi di competenza, nonostante gli squilibri economico-sociali”.
STRETTA COMPENSAZIONI Sono tre i ‘paletti’ sulle compensazioni introdotti con il dl fiscale per un gettito complessivo atteso di 1,5 mld. Oltre un miliardo dovrebbe arrivare dall’obbligo di indicazione dei crediti d’imposta in dichiarazione dei redditi. Aggiungendo il requisito della preventiva presentazione della dichiarazione da cui emerge il credito, è possibile rendere ancora più efficace e tempestiva l’attività di controllo, in quanto, già in fase di ricezione del modello F24, è possibile stabilire se il credito compensato sia vistato e non superi il credito dichiarato; di conseguenza, è possibile scartare all’origine i modelli F24 che contengano compensazioni di crediti non vistati oppure eccedenti l’importo dichiarato, riducendo l’onere per il bilancio dello Stato in termini di spesa. Un altro limite riguarda il divieto di compensazione in caso di accollo del debito (288 mln di recupero gettito) o di cessazione della partita (200 mln).
TETTO CONTANTE Dal primo gennaio 2020 scattano i paletti alle operazioni in contante per contrastare l’evasione fiscale: la misura prevede l’abbassamento da 3 mila a 2mila euro del limite per i pagamenti cash nel 2020 e 2021, dal 2022 il limite scende ulteriormente a mille euro.