Nel decreto fiscale “la formulazione” dell’articolo 9 sulla dichiarazione integrativa speciale “fa ritenere non punibili, nei limiti dell’integrazione degli imponibili concretamente effettuata e in assenza di ulteriori profili di responsabilità penale, gli eventuali reati commessi riconducibili” alla dichiarazione fraudolenta con fatture inesistenti, false o artifici contabili. A dirlo Angelo Buscema, presidente della Corte dei conti, durante l’audizione in commissione Finanze sul dl Fiscale (collegato alla manovra).