Il ‘decretone’ con il reddito di cittadinanza e quota 100 è approdato in Aula al Senato per incassare il primo disco verde del Parlamento. Dopo qualche modifica approvata dalla commissione Lavoro, il governo ha presentato in Aula un pacchetto di emendamenti per risolvere alcuni nodi: dalla questione delle assunzioni dei ‘navigator’ per le quali servirà il parere delle Regioni al tema della privacy dopo la memoria depositata dal Garante per la protezione dei dati personali.
Altre questioni, su cui ci sarebbe un’intesa di massima fra Lega e M5s, vengono rinviate alla seconda lettura alla Camera. Tra queste, le risorse per i disabili e le famiglie numerose, le norme per introdurre la figura del vicepresidente Inps e lo stop alla finestra mobile di tre mesi per i lavoratori impegnati in attività gravose. Da risolvere anche il tema dei tagli alle pensioni dei sindacalisti dopo che i pentastellati hanno ritirato l’emendamento presentato in commissione. Da stasera è previsto lo svolgimento della discussione generale in Aula, mentre l’esame partirà da domani per concludersi molto probabilmente entro mercoledì. Al momento viene escluso il ricorso al voto di fiducia, ma tutte le strade restano aperte. I tempi dell’esame sono, infatti, condizionati ai lavori della commissione Bilancio dove il decreto è tornato subito dopo l’approdo in Aula per l’esame dei subemendamenti alle proposte di modifica del governo. Queste le novità in arrivo con gli ultimi emendamenti presentati dall’esecutivo.
PIU’ PRIVACY REDDITO CITTADINANZA: uniformare il funzionamento del Reddito di cittadinanza ai criteri fissati dal Garante della privacy, comprese le ricadute sul monitoraggio delle spese effettuate con la card. Lo Stato potrà monitorare “i soli importi complessivamente spesi e prelevati” dalla carta.
PARERE REGIONI ASSUNZIONI NAVIGATOR: per assumere i navigator, i tutor che dovranno accompagnare i beneficiari del reddito di cittadinanza nella ricerca del lavoro, servirà il parere delle Regioni.
ASSUNZIONI MINISTERO GIUSTIZIA: il ministero della Giustizia è autorizzato ad effettuare dal 1 luglio 2019 1.300 assunzioni di personale non dirigenziale a tempo indeterminato per arginare l`effetto ‘quota 100’. Nel triennio sono previste 10.685 uscite, di cui ben 7.158 solo quest`anno
CIGS: possibilità di concedere acconti Cigs per sei mensilità in favore di aziende con oltre 500 addetti operanti in aree di crisi complessa, già oggetto di specifico accordo presso il ministero del Lavoro. L`obiettivo è garantire continuità di sostegno al reddito ai lavoratori sospesi. Sempre sulla Cigs con un altro emendamento il governo stanzia 50 milioni per il 2020 e rafforza la dote già prevista per il 2019 portandola a 180 milioni da 100 milioni.
PACE CONTRIBUTIVA: si allunga da 5 a 10 anni la rateizzazione. Si prevede infatti l’estensione da 60 a 120 rate mensili, per un importo minimo di 30 euro, del meccanismo della cosiddetta pace contributiva. Questo meccanismo si introduce in via sperimentale per il triennio 2019-2021 per consentire ai lavoratori in attività dal 1 gennaio 1996 di riscattare in tutto, o in parte, i periodi non coperti da contribuzione (fino a un massimo di cinque anni).
CALL CENTER: per il 2019 vengono stanziati 20 milioni per finanziare misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti del settore dei call center.
ASSUNZIONI P.A.: il governo punta ad accelerare le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni favorendo lo scorrimento delle graduatorie concorsuali.
TURN-OVER REGIONI E COMUNI: si vuole favorire il turn over per Regioni e Comuni nel triennio 2019-2021, per tamponare l’ondata di uscite nelle amministrazioni locali con quota 100.