Inizieranno domattina le votazioni sugli emendamenti al decreto ristori nelle commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato. E’ quanto hanno stabilito le stesse commissioni. La seduta di oggi proseguirà quindi con l’illustrazione degli emendamenti all’articolo 1 fino a mezzanotte e mezza. La seduta sarà sospesa e riprenderà domattina alle 10 con i pareri di relatori e governo e successivamente con l’avvio delle votazioni sulle proposte di modifica al primo articolo, tra le quali potrebbero entrare quelle che consentiranno il ‘travaso’ degli altri dl ristori nel primo testo. Anche se sulle modalità di accorpamento sono in corso valutazioni tecniche. Il prosieguo delle votazioni, visti i tempi strettissimi, sarà legato all’eventualità che si raggiunga un accordo sulle proposte di modifica tra maggioranza e opposizione e che cadano le riserve incrociate della minoranza sul decreto Natale all’esame della Camera.
Tra le proposte principali della maggioranza, quelle sulla proroga del rinvio di Tosap e Cosap, sulla riduzione dei canoni di affitto, sulla decontribuzione dell’apprendistato, sull’aumento dei dottorati e sui contributi alle RSA per le spese di sanificazione. L’opposizione, cui andrebbe la maggior parte della dote da 600 milioni di euro per le modifiche al decreto, punta tra l’altro ad uno sconto sulle bollette elettriche per le imprese e a finanziamenti per il potenziamento del trasporto pubblico. Non dovrebbe entrare in ogni caso nel decreto ristori una rottamazione quater mentre la proroga del blocco degli sfratti potrebbe essere oggetto di valutazione nel corso dell’esame della manovra. Allo stato attuale non si esclude che, se i lavori dovessero procedere a rilento, la maggioranza possa ritirare tutti gli emendamenti per accelerare l’iter e che il decreto possa andare in aula lunedì senza modifiche salvo l’assorbimento nel testo degli altri decreti ristoro varati dal governo.
“Lunedì in un modo o nell’altro andrà in aula. Escludo nel modo più assoluto uno slittamento”, ha detto la sottosegretaria all’economia, Maria Cecilia Guerra, a margine dei lavori delle commissioni. La possibilità che si possano votare tutti gli emendamenti, ha aggiunto, “dipenderà dall’atteggiamento che ci sarà” in commissione. “Se prosegue un atteggiamento legittimamente ostruzionistico è evidente che non c’è spazio per lavorare”. Intanto l’Agenzia delle Entrate ha diffuso i dati sui contributi a fondo perduto e sui ristori già erogati che tra decreto Rilancio ed i quattro decreti ristori ammontano a circa 9 miliardi di euro ottenuti da 2,4 milioni di partite Iva. In particolare, i contributi automatici previsti dai quattro decreti ristori hanno superato i 2,3 miliardi di euro complessivi a favore di 613 mila contribuenti. A questi bonifici si aggiungono i 6,6 miliardi di euro erogati dall`Agenzia e relativi al decreto Rilancio.