Stessa immagine, ma invertita. Dopo il via libera finale al decreto Sicurezza da parte dell’Aula della Camera, i deputati della Lega si lasciano andare a un ‘boato’ di gioia per la soddisfazione. Nessun applauso, invece, da parte degli alleati di governo del Movimento 5 stelle. Fotografia rovesciata, appunto, di quella scattata al momento del via libera – non definitivo – della Camera al ddl Anticorruzione: in quell’occasione erano stati i 5 stelle ad applaudire per la soddisfazione, di fronte al gelo della Lega.
E sempre come un effetto ‘specchio’ a parti invertite, in Aula sono presenti i big leghisti, con Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti seduti ai banchi del governo, e per i 5 stelle il ministro Riccardo Fraccaro. Per il ddl Anticorruzione mancava Salvini, c’erano invece Luigi Di Maio e Alfonso Bonafede. E c’è di più. Ben 14 deputati M5s non hanno partecipato al voto finale sul decreto Sicurezza. Sono invece 22 i deputati pentastellati che risultano in missione e, quindi, sono ‘assenti giustificati’, tra cui Luigi Di Maio.
Ed ecco i nomi dei deputati M5s, in tutto 14, che non hanno partecipato al voto finale: Barzotti Valentina, Businarolo Francesca, Cappellani santi, Carinelli paola, Cunial Sara, Daga Federica, Ehm Yana Chiarra, Gallo Luigi, Giannone Veronica, Penna Leonardo Salvatore, Ricciardi Riccardo, Sarli Doriana, Sportello Gilda e Vizzini Gloria. Di questi, 8 (Barzotti, Cappellani, Ehm Yana, Giannone, Ricciardi, Sarli, Sportiello e Vizzini) sono tra i 19 firmatari della lettera inviata al capogruppo Francesco D’Uva, nella quale esprimevano diversi dubbi e perplessita’ verso alcune norme del decreto, chiedendone la modifica.