Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto di modifica del libro II del codice antimafia che snellisce le procedure e gli adempimenti per il rilascio della documentazione antimafia, senza pregiudicare l’efficacia dei controlli effettuati dalle Prefetture. Lo riferisce uno comunicato del Viminale, spiegando che “le misure previste consentiranno di semplificare una serie di oneri amministrativi a carico delle imprese valutabili nell’ordine di 20 milioni di euro; un ulteriore abbattimento dei costi per le imprese, per altri 20 mil. di euro, sara’ conseguito con l’attivazione della Banca dati antimafia, il cui regolamento e’ di prossima adozione.
Le pubbliche amministrazioni potranno rilasciare il provvedimento o stipulare il contratto trascorsi 30 giorni dalla richiesta di rilascio per la documentazione antimafia (mentre prima il termine era di 45 giorni), fermo restando la possibilita’ per le Prefetture di proseguire ex post i controlli. Con il provvedimento approvato oggi, in caso di urgenza, le stazioni appaltanti potranno concludere immediatamente i contratti (attualmente cio’ e’ possibile dopo un lasso di 15 giorni), fermo restando, anche in questo caso, i controlli ex post delle Prefetture. Non sara’ piu’ necessario per le imprese comunicare i dati irrilevanti, come quelli dei familiari minorenni, per il rilascio dell’informazione antimafia. Si prevede, infine, per eliminare ogni margine di elusione o di aggiramento della normativa antimafia, la possibilita’ di verifiche sulle imprese a rischio di infiltrazione mafiosa, a prescindere dal valore o dall’importo del contratto”.